Il fatto del giorno
di Giorgio Dell'Arti
Il corpo di Franco Lamolinara, crivellato di colpi, si trova ad Abuja, capitale della Nigeria, da dove deve essere trasferito in Italia. Sappiamo già che ci vorrà qualche giorno e che quando arriverà qui sarà sottoposto ad autopsia. Il quesito riguarda le pallottole che lo hanno ucciso (non s’è trattato di un colpo alla testa, ma di molti proiettili). Potrebbero essere quelle dei sequestratori, ma potrebbero anche essere quelle delle forze speciali inglesi che hanno agito a Sokoto.
• Che cos’è Sokoto?
Sokoto è uno dei 36 stati della Nigeria, sempre nella zona nord-occidentale del paese. Nello stato di Sokoto c’è la città di Sokoto e in un sobborgo di questa città di Sokoto, che si chiama Mabera, c’è una costruzione (un compound) in cui erano rinchiusi i due ostaggi. Questa prigione sarebbe stata individuata dai servizi nigeriani un paio di giorni prima del blitz. Informati, gli inglesi hanno mandato in Africa una quarantina di loro uomini, appartenenti alle forze speciali Sbs (Special Boat Service). Sono reparti della marina sempre a disposizione per compiere azioni antiterrorismo. Costoro sono arrivati in Nigeria viaggiando in borghese su aerei civili, con armi e attrezzature spedite in grandi valige diplomatiche. Il loro comandante aveva installato il posto di comando della task force presso l’ambasciata britannica a Lagos. Le Sbs avevano accesso a intercettazioni di cellulari ottenute dalle forze di intelligence nigeriane che avevano localizzato gli ostaggi a Sokoto. Questa è la ricostruzione che ha fornito ieri il “Daily Telegraph”, il quale, citando una fonte della sicurezza nigeriana, sostiene anche che Lamolinara e McManus sono stati uccisi prima ancora che cominciasse l’attacco.
• Ne parliamo tra un attimo. Completi il racconto dell’operazione.
Un testimone ha raccontato alla Reuters che le forze di sicurezza hanno cercato di fare irruzione nel compound dove erano imprigionati gli ostaggi, «ma hanno incontrato resitenza, da dentro casa sparavano e loro hanno risposto al fuoco. La sparatoria è proseguita a lungo». Il testimone si chiama Mahmound Abubakar, un nigeriano che abita lì vicino. «Ho visto un camion militare uscire dal compound con due corpi. Non ho visto il colore della loro pelle, perché erano coperti da foglie». C’è qui, intanto, un primo, inspiegabile errore di queste forze speciali, un errore che hanno rilevato anche i giornali inglesi: i superspecialisti hanno attaccato alle undici di mattina, invece che di notte o all’alba. La giustificazione è che era accaduto «qualcosa» per cui l’intervento era diventato urgentissimo. Probabilmente, gli ostaggi stavano per essere venduti a una banda ancora più feroce.
• Che garanzie abbiamo che il corpo di Lamolinara non sia manipolato in modo che poi, qui in Italia, non si possa capire da chi è stato ucciso?
Nessuna garanzia. Gli inglesi, di fronte alle nostre proteste, mantengono un atteggiamento di sufficienza (l’Independent le ha definite «in malafede»). Napolitano s’è fatto sentire con una nota: «È effettivamente inspiegabile il comportamento del governo inglese. È necessario un chiarimento sul piano politico-diplomatico». Gli ha risposto il ministro della Difesa britannico, Phil Hammond: «Inspiegabile? No, è spiegabilissimo, per quanto doloroso». Gli inglesi sostengono che l’Italia sapeva della possibilità di un’azione di forza e che non ha fatto alcuna obiezione. Il portavoce di Downing Street ha informato la stampa che non c’è nessuna nota di protesta italiana. Cameron ha chiesto scusa a Monti per il modo con cui è stata condotta l’operazione? «No».
• Non sarebbe bene protestare?
Non lo so. Forse il governo aspetta di conoscere meglio i dettagli dell’operazione.
• Ho letto di un violentissimo attacco di Maroni.
Sì. Ha scritto sul suo blog: «Dopo la figuraccia sui marò, il governo per nulla autorevole dei professori si fa prendere per il c... dagli inglesi nella tragica vicenda dell’italiano ucciso in Nigeria. “Nessuno ci aveva informati del blitz”, si lamenta il ministro degli Esteri Terzi, che intanto manda a scuola i figli con l’auto blu. Ma che ci sta a fare uno così alla Farnesina? Dimissioni subito!!!». Terzi gli ha risposto a brutto muso (ma senza entrare nel merito dell’auto blu): «Maroni farebbe meglio ad occuparsi delle vicende interne alla Lega e a spiegare cosa sta accadendo a Milano, invece di distogliere l’attenzione parlando di vicende che non conosce». Ma giudizi molto duri arrivano anche dal Pdl: «Mai così umiliati come in India e in Nigeria», ha detto il capogruppo al Senato, Maurizio Gasparri. Mentre il presidente dei deputati, Fabrizio Cicchitto, parla di Italia «ignorata e scavalcata».
• E i democratici?
D’Alema è intervenuto in quanto presidente del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica). La risposta inglese, secondo lui, non è convincente. «Occorrerà chiarire il ruolo dei nostri servizi segreti e valutare le iniziative svolte, in questo lungo periodo, fino a ieri, in relazione alla tragica vicenda».
[Giorgio Dell’Arti, La Gazzetta dello Sport, 10 marzo 2012]