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 2008  gennaio 17 Giovedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Franco Marini
Il Presidente della Camera è Fausto Bertinotti
Il Presidente del Consiglio è Romano Prodi
Il Vicepresidente del Consiglio è Massimo D’Alema
Il Vicepresidente del Consiglio è Francesco Rutelli
Il Ministro degli Interni è Giuliano Amato
Il Ministro degli Esteri è Massimo D’Alema
Il Ministro della Giustizia è Luigi Scotti
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Tommaso Padoa-Schioppa
Il Ministro della Difesa è Arturo Parisi
Il Ministro della Pubblica Istruzione è Giuseppe Fioroni
Il Ministro delle Infrastrutture è Antonio Di Pietro
Il Ministro dello Sviluppo economico è Pier Luigi Bersani
Il Ministro delle Politiche agricole è Paolo De Castro
Il Ministro della Salute è Livia Turco
Il Ministro delle Comunicazioni è Paolo Gentiloni
Il Ministro del Commercio estero è Emma Bonino
Il Ministro dei Trasporti è Alessandro Bianchi
Il Ministro del Lavoro e Previdenza sociale è Cesare Damiano
Il Ministro della Solidarietà sociale è Paolo Ferrero
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Francesco Rutelli
Il Ministro dell’ Ambiente è Alfonso Pecoraro Scanio
Il Ministro di Università e ricerca scientifica è Fabio Mussi
Il Ministro di Affari regionali e autonomie locali è Linda Lanzillotta (senza portafoglio)
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Giulio Santagata (senza portafoglio)
Il Ministro dei Diritti e Pari Opportunità è Barbara Pollastrini (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche comunitarie è Emma Bonino (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche giovanili e Attività sportive è Giovanna Melandri (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche per la famiglia è Rosy Bindi (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme e innovazione nella Pubblica Amministrazione è Luigi Nicolais (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme istituzionali e Rapporti con il Parlamento è Vannino Chiti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è George Walker Bush
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Viktor Zubkov
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Ieri Prodi ha riferito in Parlamento sul caso Mastella.

• Che ha detto?
Un discorso breve. Sostanzialmente ha detto che assume lui l’interim della Giustizia. “Interim” è una parola latina che significa “nel frattempo”. Quindi il ministro della Giustizia, “nel frattempo”, è lo stesso Prodi. “Nel frattempo” di che? Risponde Prodi: aspettando che si capisca quello che è fuori di ogni dubbio e cioè che Mastella è innocente. Appena si sarà chiarito questo, Mastella ridiventerà ministro della Giustizia. Siccome l’unico esponente dell’Udeur ad avere incarichi di governo era Mastella, Mastella ha poi annunciato che il suo partito sosterrà a questo punto Prodi dall’esterno. Prodi è stato molto condiscendente e comprensivo. Si sa infatti che se Mastella, per qualche ragione, smettesse di appoggiare il governo, Prodi andrebbe a gambe all’aria al Senato e dovrebbe dimettersi. Berlusconi infatti preme su Mastella perché passi col centro-destra. L’ultima volta Mastella gli ha rispost «Ma come faccio a spostarmi un’altra volta, quattro anni fa, quando sono passato col centro-sinistra e ho mollato lì Casini, m’hanno coperto di improperi».

• E alla Camera Berlusconi non ha parlato?
Berlusconi – che è il deputato più assenteista di tutti – stavolta aveva preparato un discorso. Ma sua mamma stava male e ha fatto tardi. Ha però consegnato il testo scritto alle agenzie e quindi sappiamo cosa avrebbe detto. Sui magistrati: nessuno come me sa quanto i giudici italiani siano infidi, eccetera. Sul govern il governo è finito ed è ora di considerare chiusa l’esperienza. Però ha avuto per la prima volta un tratto di cortesia per Prodi: l’esperienza del centro-sinistra è fallita non tanto per le responsabilità personali del presidente del Consiglio «quanto per il fallimento di una alleanza politica divisa da posizioni politiche e programmatiche insanabili».

• In queste parole c’è un significato nascosto?
Forse sì. L’eventualità che Prodi cada è piuttosto forte, oltre tutto è possibile che il Senato la prossima settimana sfiduci Pecoraro Scanio. In caso di crisi e in caso non si voti, Prodi potrebbe anche succedere a se stesso. Berlusconi - riconoscendogli che il malfatto del centro-sinistra non è tutto colpa sua - forse fa capire che un Prodi bis non lo vedrebbe contrario. L’interesse del Cavaliere per il referendum è forte: con la vittoria del sì, sarebbe in vigore una legge elettorale che concede al partito più forte la maggioranza del 55% in Parlamento. E Berlusconi è sicuro che il Partito della Libertà arriverà primo.

• L’accordo con Veltroni è acqua passata?
L’accordo con Veltroni era di fare una legge elettorale proporzionale con vocazione maggioritaria. Cioè la legge elettorale doveva essere costruira per tagliare i partiti piccoli e dare forza ai due più grandi. In Parlamento c’è una proposta di legge elettorale – detta “bozza Bianco” – che è proporzionale, sì, ma molto poco maggioritaria. Berlusconi ha già detto che non la voterà. D’altra parte anche il Partito democratico è diviso, D’Alema attacca Veltroni, eccetera. Quindi, bisogna chiedersi: che aspetto assumerà l’accordo Berlusconi-Veltroni nel caso non vada in porto una nuova legge elettorale? Una prima ipotesi potrebbe essere quella di un accordo Berlusconi-Veltroni in cui i due si impegnano ad andare al voto da soli, cioè senza allearsi con nessuno. Magari votando una legge di un solo articolo che rimetta in vigore il vecchio sistema elettorale. Un’altra è di andare al referendum e vedersela dopo. Una terza è di votare subito. A Veltroni potrebbe star bene: perderebbe, ma non sarebbe colpa sua e potrebbe lavorare alla conquista del partito, che è ancora tutto da prendere.

• Vedo che il caso Mastella è già quasi finito in archivio.
Mica tanto. C’è una frattura grave tra politici e magistrati, e questo non va bene. I due Mastella sostengono poi di essere dei perseguitati, la moglie Sandra ha addirittura detto di essere perseguitata «in quanto cattolica». Penalmente, per quello che s’è visto sui giornali, non c’è granché. Ma il giudizio politico sul mastellismo campano non è troppo favorevole. Ieri il Sole 24 ha pubblicato una approfondita analisi del sistema di potere del capo dell’Udeur, specificatamente dedicata al settore Sanità. Analisi soprattutto di natura finanziaria: 345 milioni di debiti, cioè una voragine. Loretta Mussi, che era andata a fare il direttore generale a Benevento provenendo dal Niguarda di Milano e dal San Camillo di Roma, e con risultati ottimi, dopo quattro anni di tormenti con la moglie di Mastella che interferiva continuamente, preferì dimettersi. Non è roba penalmente rilevante, cioè non è roba da galera. Ma, politicamente, sarebbe forse il caso di cominciare a discuterne. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 17/1/2008] (leggi)

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