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 2008  gennaio 11 Venerdì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Franco Marini
Il Presidente della Camera è Fausto Bertinotti
Il Presidente del Consiglio è Romano Prodi
Il Vicepresidente del Consiglio è Massimo D’Alema
Il Vicepresidente del Consiglio è Francesco Rutelli
Il Ministro degli Interni è Giuliano Amato
Il Ministro degli Esteri è Massimo D’Alema
Il Ministro della Giustizia è Clemente Mastella
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Tommaso Padoa-Schioppa
Il Ministro della Difesa è Arturo Parisi
Il Ministro della Pubblica Istruzione è Giuseppe Fioroni
Il Ministro delle Infrastrutture è Antonio Di Pietro
Il Ministro dello Sviluppo economico è Pier Luigi Bersani
Il Ministro delle Politiche agricole è Paolo De Castro
Il Ministro della Salute è Livia Turco
Il Ministro delle Comunicazioni è Paolo Gentiloni
Il Ministro del Commercio estero è Emma Bonino
Il Ministro dei Trasporti è Alessandro Bianchi
Il Ministro del Lavoro e Previdenza sociale è Cesare Damiano
Il Ministro della Solidarietà sociale è Paolo Ferrero
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Francesco Rutelli
Il Ministro dell’ Ambiente è Alfonso Pecoraro Scanio
Il Ministro di Università e ricerca scientifica è Fabio Mussi
Il Ministro di Affari regionali e autonomie locali è Linda Lanzillotta (senza portafoglio)
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Giulio Santagata (senza portafoglio)
Il Ministro dei Diritti e Pari Opportunità è Barbara Pollastrini (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche comunitarie è Emma Bonino (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche giovanili e Attività sportive è Giovanna Melandri (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche per la famiglia è Rosy Bindi (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme e innovazione nella Pubblica Amministrazione è Luigi Nicolais (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme istituzionali e Rapporti con il Parlamento è Vannino Chiti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è George Walker Bush
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Viktor Zubkov
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

L’Italia a un tratto va a gonfie vele: un’agenzia internazionale, che si chiama Standard and Poor’s, ha definito “spettacolare” la riduzione all’1,3% del rapporto tra deficit e pil. Il rapporto deficit/pil è un affare piuttosto complicato e, per il momento, basterà dire questo: il trattato di Maastricht impone che questo rapporto sia al 3 per cento. Nel 2006, quando Prodi ha preso in mano il governo, stava più o meno al 4,6. Lo scorso dicembre, parlando ai giornalisti nella tradizionale conferenza di fine anno, Prodi disse che questo indicatore economico stava al 2 (più è basso questo numero, meglio è). L’Istat martedì scorso ha fatto sapere che siamo scesi addirittura all’1,3, notizia passata inosservata per colpa delle elezioni americane e dei rifiuti napoletani. E anche per un’altra ragione: c’è sempre il dubbio dentro di noi che questi numeri siano tirati ora di qua, ora di là, a seconda degli interessi di chi calcola, e che sistemando i dati in un modo diverso si otterrebbero risultati di significato totalmente opposto. Stavolta però i numeri sono stati esaminati da un’agenzia straniera, una di quelle che in questi anni non ha fatto altro che abbassarci il cosiddetto “rating”, cioè il giudizio sulla nostra qualità di debitori (siamo gente che alla fine restituirà i soldi avuti in prestito o no?), giudizio via via peggiorato fino a un modesto A+, dalla doppia A di partenza. Ebbene, è proprio il primo analista di questa agenzia terribile, mister Trevor Cullinan, ad aver adoperato l’aggettivo “spettacolare” a proposito del miglioramento di quel rapporto. Cullinan crede che questo sia dovuto in parte alle misure varate nella finanziaria 2007, in parte alla lotta all’evasione e soprattutto a un ciclo molto favorevole, lo stesso che ha prodotto il famoso “tesoretto”. «La spesa pubblica e gli altri sprechi andrebbero comunque tagliati» aggiunge mister Cullinan. Ma, con questo, non si rimangia lo “spettacolare” di partenza. Per una volta che noi italiani non siamo presi a calci da questi soloni del Resto del Mondo, esultiamo.

• Bene, allora sarà vera la cosa di cui parla la televisione adesso e cioè che ci tagliano le tasse.
Piano. Mister Cullinan nel suo rapporto si fa proprio una domanda su questa faccenda di tagliarci le tasse e si risponde da sé: «Non credo proprio». Non credo proprio neanche io.

• Ma perché? Ma perché? Siamo il Paese più tassato del mondo...
Sugli stipendi, in base agli ultimissimi dati, siamo settimi sui 30 Paesi Ocse. Paghiamo – di cuneo fiscale – il 45,2. Cuneo fiscale = tasse + contributi, in pratica la differenza tra lordo e netto. Il 45,2 è meno del 46,4 del 2006, ma è comunque tantissimo. Prodi l’altro giorno ha radunato 38 persone, tra ministri e capi-partito, per discutere parecchie cose e, tra le altre, questo cosiddetto taglio delle tasse. Si tratterebbe di abbassare al 20% l’aliquota che adesso è al 23 per cento. Questo costerebbe intorno ai sei miliardi di euro l’anno.

• E questi soldi ci sono?
E chi lo sa? Mister Cullinan ha parlato di ”ciclo”, per esprimere lo stesso concetto che noi definiamo ”tesoretto”. Bei soldi, che l’anno scorso sono arrivati inattesi. Proprio perché erano inattesi è legittima la domanda: arriveranno anche quest’anno? Lo so che fa ridere, ma non lo sa nessuno. Perché nessuno può onestamente mettere la mano sul fuoco sugli eventi che hanno prodotto il ”ciclo” o “tesoretto”. La lotta all’evasione? Una nuova virtù fiscale degli italiani? Gli immigrati che pagano le tasse? Qualunque cosa senta dire da Visco o da Tremonti, creda a me: non lo sa nessuno. Infatti, il ministro Padoa-Schioppa, quando Prodi ha spiegato la faccenda del taglio delle tasse, ha rispost prima bisogna aspettare aprile (trimestrale di cassa) e poi giugno (bilancio consolidato). A quel punto sapremo se i soldi ci sono o no. E se ci sono, bene, metteremo i tagli in Finanziaria.

• Ma significa aspettare la fine dell’anno!
In ogni caso sarà difficile veder qualcosa prima dell’anno prossimo. Prodi pensa di trovare i soldi tassando Bot, Cct e Btp. Cioè: la sua idea è di unificare al 20 per cento l’aliquota di Bot, Cct e Btp (che adesso è al 12) e la tassa sugli interessi sui conti correnti bancari, che adesso è al 27. Se tassasse tutti i Bot non piglierebbe più di un miliardo e mezzo. Se tassasse solo i Bot di nuova emissione, come chiedono tutti, il primo anno non tirerebbe su niente.

• E allora?
E allora non so che dire. Prodi ha intimato a Padoa-Schioppa: «Di riffa o di raffa, questi soldi per tagliare le tasse sui salari bisogna trovarli». Mister Cullinan ha consigliat «Tagliare le spese improduttive!». I sindacati il 18 si preparano a proclamare lo sciopero generale. E lei vuole una risposta da me? [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 11/1/2008] (leggi)

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