Avvenire, 24 aprile 2025
La fontana più grande d’Italia è stata realizzata a Pompei
Alcune aziende venete stanno facendo dell’ingegneria idraulica un business che conferma la genialità Made in Italy. L’ultima novità è hollywoodiana: la più grande fontana d’Italia, realizzata in Campania, a poche centinaia di metri dal Parco archeologico di Pompei. La “show fountain” è frutto della tecnologia di “Watercube”, un’azienda di Marano Vicentino, che, nata come società di installazione, ha saputo evolversi anche nella progettazione e adesso compete con i colossi mondiali.
L’opera sorge su un fronte di circa 200 metri, forte di 2.000 ugelli (44 robotizzati multidirezionali, 144 azionati ad aria compressa, 164 interattivi, 1.500 per l’effetto nebbia realizzato in collaborazione con Idrobase Group) e di 1.150 fari che concorrono a creare straordinarie coreografie, tra cui un “water screen”, cioè uno schermo d’acqua, alto 12 metri e largo 30, utilizzato come sfondo per proiezioni. Ma non è la sola novità che valorizza l’acqua.
Proprio il partner Idrobase, che invece ha sede a Borgoricco, nel Padovano, ha sviluppato delle isole climatizzate (all’aperto, grazie all’acqua nebulizzata) a Ginevra. Sempre i padovani, che sono ormai leader nell’uso delle tecnologie idriche per la pulizia dell’aria, si sono inventati una “joint venture” negli Usa per lo sviluppo dell’immenso mercato degli “sparanebbia” che sono utilizzati per l’abbattimento delle polveri industriali.
Decisamente più scenografica la creazione di Watercube, realizzata a corredo dell’anfiteatro destinato ad ospitare spettacoli ed eventi nell’area del Maxi Mall Pompeii, il più grande centro commerciale e di intrattenimento del Sud Italia (una superficie di 200.000 metri quadri, di cui 6.000 coperti con 170 esercizi).
«Grazie all’impianto di Pompei, abbiamo l’orgoglio di essere finalmente profeti anche in patria – dichiara Barbara Borriero, Amministratore Unico di “Watercube” – Il nostro è un settore di nicchia, dagli orizzonti poco conosciuti, dove dominano estetica, fantasia ed innovazione nella costante ricerca del connubio fra spettacolarità e sostenibilità idrica. Indicativo è che il maggiore mercato sia quello della Penisola araba, dove grandi disponibilità economiche si accompagnano all’esigenza di ottimizzare l’uso di ogni goccia d’acqua. Così, nella celebre località archeologica campana, abbiamo creato giochi idrici sincronizzati con un impianto audio immersivo, luci, laser, proiezioni, nebbia artificiale con le stesse tecnologie ed effetti speciali, che caratterizzano quanto realizzato dai nostri “competitors” mondiali per le fontane danzanti del Burj Khalifa di Dubai piuttosto che di fronte al casinò di Bellagio, a Las Vegas».
La fontana di Pompei movimenta fino a 50.000 litri d’acqua al minuto ed è anche dotata di un sistema automatico di caricamento e svuotamento per la creazione di un’area “wet/dry” calpestabile di 800 metri quadrati con profondità media di 4 centimetri d’acqua, dislocata attorno alla vasca principale. Per la qualità dell’acqua che circola si usano sistemi di sanificazione ad ozono ed a raggi UV.