repubblica.it, 23 aprile 2025
Coralli, nel mondo lo sbiancamento è oltre l’80 per cento. Il peggior disastro di sempre
Le barriere coralline del mondo sono state spinte in un “territorio inesplorato” dal peggior evento di sbiancamento globale mai registrato – tutt’ora in corso – che ha ormai colpito oltre l’80 per cento delle barriere coralline del pianeta. Gli ultimi dati del Coral Reef Watch della Noaa, l’agenzia del governo statunitense che si occupa di meteo e clima, mostrano che, da quando il fenomeno è cominciato a livello globale, nel gennaio 2023, le barriere coralline di almeno 82 paesi e territori sono state esposte a un calore sufficiente a far diventare i coralli bianchi.
Considerate come foreste pluviali del mare, perché ospitano un’elevata concentrazione di biodiversità, hanno subito le temperature oceaniche record, che si sono diffuse come un incendio sottomarino sui coralli di Pacifico, Atlantico e Indiano, danneggiandone e uccidendone un numero sorprendente. In totale l"84 per cento delle barriere coralline sono state fino ad ora raggiunte da livelli di calore da sbiancamento dovuto a questo evento. Cifra questa notevolmente superiore rispetto al 68 per cento del più grave caso precedente, durato dal 2014 al 2017, e rispetto al 37 per cento del 2010 e al 21 per cento del primo evento del 1998.
Anche le barriere coralline che gli scienziati consideravano dei rifugi contro i crescenti livelli di calore degli oceani sono state sbiancate. “Il fatto che così tante aree della barriera corallina siano state colpite, tra cui presunti rifugi termici come Raja Ampat e il Golfo di Eilat ha affermato Derek Manzello, direttore di Coral Reef Watch – suggerisce che il riscaldamento degli oceani ha raggiunto un livello tale per cui non esiste più alcun rifugio sicuro dallo sbiancamento dei coralli e dalle sue ramificazioni”.
Molte aree hanno subito lo sbiancamento per due anni consecutivi, tra cui il più grande reef del mondo, la Grande barriera corallina australiana. L’altra barriera corallina australiana, dichiarata Patrimonio dell’Umanità, lungo la costa di Ningaloo nell’Australia Occidentale ha registrato negli ultimi mesi i livelli più alti di stress termico di sempre. Sulla sponda opposta dell’Oceano Indiano, scienziati hanno segnalato che nelle ultime settimane si è verificato uno sbiancamento al largo del Madagascar e della costa orientale dell’Africa, che ha investito tra le atre aree il parco delle zone umide di iSimangaliso, patrimonio dell’umanità, in Sudafrica. Britta Schaffelke, studiosa dell’Australian Institute of Marine Science e coordinatrice del Global Coral Reef Monitoring Network (GCRMN), ha ribadito che l’evento è senza precedenti. “Le barriere coralline non avevano mai sperimentato una cosa del genere prima”.