lastampa.it, 23 aprile 2025
Nelle carceri brasiliane sconto di pena di quattro giorni per ogni libro letto e recensito
I detenuti brasiliani possono scontare quattro giorni di pena per ogni libro letto e recensito fino a una riduzione massima di 48 giorni all’anno, che si può ottenere con dodici libri. È il programma “Remição pela Leitura”, “Redenzione attraverso la lettura” ideato nel Paese sudamericano capace di dare un’interessante spunto per tutti i paesi, come l’Italia, che devono fanno i conti con le disastrose conseguenze del sovraffollamento carcerario.
Non è né un’iniziativa isolata o estemporanea, ma di un programma che vuole trasformare la lettura in speranza e nella possibilità di una nuova vita: in Brasile il tasso di recidiva supera l’80%. A più di dieci anni dalla partenza, i numeri sono assai significativi: i detenuti coinvolti leggono in media nove volte di più della popolazione generale e molti di loro non avevano mai aperto un libro prima di entrare in prigione.
Il funzionamento del programma è rigoroso. Il detenuto sceglie un libro – narrativa, saggistica, poesia, ma mai testi violenti – e ha tra ventuno e trenta giorni per leggerlo. Poi ha dieci giorni per scrivere una recensione che dimostri «comprensione e riflessione» e viene valutata da una commissione. Se il testo supera l’esame, la pena detentiva viene diminuita di quattro giorni. La selezione dei libri è attenta anche all’inclusione attraverso audiolibri e testi in Braille che permettono di coinvolgere anche chi ha difficoltà visive o di alfabetizzazione. Non è solo questione di tempo sottratto alla pena. Le case editrici, come Carambaia, pubblicano le migliori recensioni, dando voce e visibilità a chi normalmente resta invisibile.
Anche Kazakistan, Uzbekistan e Russia stanno adottando programmi simili. «Il programma non si limita a leggere libri e ridurre le pene – scrive l’Unesco nella presentazione del programma “Redenzione attraverso la lettura” -. Il suo obiettivo fondamentale è trasformare la vita dei detenuti: speriamo di creare per loro una nuova prospettiva. Si tratta di acquisire conoscenza e cultura e di poter entrare in un altro universo».