Il Messaggero, 22 aprile 2025
Cresce il mercato dei droni: spesi 160 miliardi in Italia
Nuovi utilizzi, maggiori investimenti e una spinta per aumentare la dimensione delle aziende. L’Italia è tra i Paesi che vedono crescere di più il mercato dei droni: stando a uno studio dell’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata del Politecnico di Milano, nel 2024, il mercato professionale ha raggiunto quota 160 miliardi di euro, con una crescita del 10 per cento rispetto al 2023. Ma i valori sono destinati ad aumentare: nel prossimo triennio l’80 per cento degli attori del settore prevede un’espansione significativa. Nel suo ultimo censimento l’osservatorio ha individuato 657 imprese a loro volta collegate 1.882 progetti di sviluppo, spesso con cascami produttivi e commerciali a livello internazionale.
LA FILIERA
Spiega Paola Olivares, direttrice dell’Osservatorio: «L’ecosistema italiano forte di solide competenze tecnologiche, normative e operative, può e deve porsi come apripista per molteplici applicazioni». Guardando al settore, Marco Lovera, direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali del Politecnico di Milano, aggiunge: «È il momento di realizzare una vera e propria filiera nazionale per passare da una fase di sperimentazione a progetti operativi. Il sistema Paese è chiamato a inserire queste tecnologie nei piani di sviluppo territoriale per favorire la diffusione delle applicazioni».
Come detto, il settore dei droni sta crescendo perché aumentano le finalità del loro utilizzo e riguardano aree cruciali – non solo per la Pa – come la sostenibilità, la sanità pubblica, la sicurezza e il miglioramento dell’efficienza nelle attività industriali. A dare una spinta a questo mondo, anche gli interventi inseriti nel Piano Strategico Nazionale, per facilitare «un’ecosistema di imprese ed enti pionieri» per investire sul fronte dell’innovazione.
Proprio questo scenario è confermato dall’acquisizione nei mesi scorsi di PiaggioAero da parte della turca Baykar, leader del settore. Parallelamente, però, le aziende italiane devono crescere a livello dimensionale. Secondo il censimento dell’Osservatorio ogni anno il 5 per cento cessa l’attività, contro il 2% di nuove nascite.