corriere.it, 21 aprile 2025
Dai meloni di Hokkaido al (finto) cioccolato texano: i cinque cibi più costosi al mondo
Frutta, funghi in via d’estizione, carne allevata con tecniche maniacali. Esistono alimenti così esclusivi da raggiungere cifre da capogiro, spesso protagonisti di aste da record e destinati alle tavole dei più facoltosi. Ecco quali sono i cinque cibi più costosi al mondo.
I meloni Yubari King
Al primo posto troviamo i meloni Yubari King, tipologia che viene coltivata in speciali serre situate a Yubari, sull’isola di Hokkaido, in Giappone, ibrido tra due varietà di meloni cantalupo. Che cos’hanno di speciale? Una polpa di un arancione acceso molto dolce e succosa, una forma perfettamente sferica e una buccia uniformemente reticolata. Ogni pianta, che produce un solo melone l’anno, viene curata in maniera maniacale: luce, temperatura e umidità sono controllate di giorno in giorno. L’acqua utilizzata per annaffiare, infine, è solo minerale. I primi due meloni della stagione vengono messi all’asta ogni anno: nel 2019 furono venduti per la cifra record di 5 milioni di yen, circa 40mila euro.
Il caviale color avorio
Secondo posto per il caviale Almas, considerato il diamante persiano e ottenuto da storioni Beluga albini iraniani, rarissimi e così longevi da arrivare a oltre cento anni di vita. Le loro uova, di color avorio, sono molto più chiare rispetto a quelle di un classico caviale, hanno una consistenza morbida e cremosa e un sapore delicato. Questo tipo di caviale viene prodotto in quantità limitate e venduto in scatole d’oro 24 carati, arrivando a costare oltre 25mila euro al kg.
I funghi giapponesi
I funghi Matsutake, al terzo posto, crescono nelle foreste di conifere giapponesi, sono molto rari e hanno un profumo intenso e speziato. Ogni anno la loro raccolta è sempre più difficile a causa della perdita del loro habitat naturale e, per questo, possono raggiungere anche i 2mila euro al kg. Questi funghi sono celebrati nella cultura nipponica come simbolo della stagione autunnale e vengono cucinati con ricette semplici, spesso in brodo o con il riso, per non coprire il loro aroma particolare.
Il (finto) cioccolato più costoso al mondo
Al quarto posto (con le dovute differenze rispetto al resto dei prodotti in classifica) si trova il cioccolato prodotto da Noka, un’azienda del Texas conosciuta per la sua esclusiva Vintage Collection dal valore di circa 1700 dollari al kg. Questa collezione, composta da cioccolatini fondenti monorigine provenienti dal Venezuela, dalla Costa d’Avorio e dall’Ecuador, con il 75 per cento di cacao amaro, aveva all’interno di ogni scatola una «guida alla degustazione» per esaltare l’esperienza sensoriale dei singoli pezzi. Nel 2011, un’indagine ha tuttavia rivelato che il cioccolato Noka, in realtà, provenisse da una casa francese molto più economica, su cui era applicato un rincaro di circa dieci volte. Questa rivelazione ha portato l’azienda alla chiusura definitiva nel corso dello stesso anno.
Il manzo Kobe
In quinta posizione c’è, infine, la carne di manzo Kobe, una delle più pregiate al mondo, che arriva a raggiungere i 1000 euro al kg. Alcune leggende metropolitane narrano che questi bovini, variante della razza Wagyu, ricevano cure maniacali durante la loro vita. Al di là del mito, gli esemplari di razza Tajima, allevati nella regione di Kobe, in Giappone, ricevono davvero cure speciali. Il risultato è una carne talmente marezzata e tenera da sembrare burro, per questo, solo pochi capi ogni anno riescono a ottenere la certificazione ufficiale «Kobe beef» e nei ristoranti che possono vantare di servirla una bistecca si può tranquillamente pagare oltre 500 euro.