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 2025  aprile 19 Sabato calendario

La Casa Bianca in mano ai telepredicatori. La consigliera White-Cain: “Unire Stato e Chiesa”

In questi giorni di festività pasquali, la Casa Bianca è diventata la Casa Santa per il popolo Maga. Anche se nessuno ha mai visto il presidente Donald Trump citare a memoria un passo del Vangelo, e qualcuno sostiene che il tycoon non sopporti andare a messa. Ma nella liturgia dell’America conservatrice Trump è visto come colui che ha “riportato la cristianità” negli Stati Uniti. La Casa Bianca svolge un ruolo chiave: qui è andato in scena un momento evangelico di preghiera in cui tutto lo staff era riunito attorno al presidente. Il tycoon e la first lady Melania hanno celebrato il “Figlio di Dio che ha sconfitto la morte, ci ha liberati dal peccato e spalancato le porte del Paradiso a tutta l’umanità”.
La preghiera presidenziale è stata trasmessa in streaming e tutto questo è giunto senza sorpresa: da tempo il tycoon ha allargato l’influenza evangelica nel governo e la potenza raggiunta dalla corrente religiosa si è manifestata in questi giorni. Come ha ricordato il New York Times, persino il linguaggio e i rituali alla Casa Bianca sono cambiati. La prima riunione di gabinetto viene aperta dalla preghiera in nome di Gesù e sessioni di preghiera vengono spesso ospitate nella West Wing della residenza presidenziale.
Non è la prima volta nella storia americana: già il presidente George W. Bush all’inizio degli anni duemila aveva istituito un “ufficio della fede” alla Casa Bianca, ma con Trump il progetto è diventato più audace. A guidare la sezione evangelica dell’edificio è stata chiamata la consigliera religiosa di Trump, Paula White-Cain, che insieme a Jennifer Korn, già presente nella prima amministrazione, ha promesso di portare avanti un’agenda il cui primo punto ha fatto sobbalzare l’America laica: togliere ogni separazione tra Stato e Chiesa.
L’ufficio della fede lavora al fianco non solo con Trump e il capo dello staff, Susie Wiles, ma con i rappresentanti dell’intelligence, della politica interna e della sicurezza nazionale.
Il reverendo Samuel Rodriguez ha parlato di “accesso senza precedenti” per i leader religiosi. È facile incontrare evangelici che si aggirano lungo i corridoi della Casa Bianca. Telepredicatori con patrimoni di oltre venti milioni di dollari hanno pubblicato sui social selfie fatti con il presidente, e lo stesso i pastori di sconosciute comunità religiose. Nei circoli cristiani sono diventati virali video in cui religiosi intonano canti nella Roosevelt Room. “La Casa Bianca – ha scritto sui social un pastore dell’Alabama – dovrebbe essere chiamata ‘casa di preghiera’”.
Al tradizionale forum religioso in programma a Washington il primo giovedì di febbraio, la reverenda White-Cain aveva introdotto Trump sul palco definendolo il “più grande campione della religione”. Nel corso della sua vita la telepredicatrice ha vissuto momenti controversi: ha tradito i suoi mariti, poi ha sposato il chitarrista e tastierista dei Journey Jonathan Cain e rubato con lui i soldi della band, ma la parabola della pecorella smarrita piace molto nel mondo trumpiano, dove ai cultori del presidente viene offerta sempre una possibilità di redenzione.
L’ultima porta la firma della reverenda: durante un sermone trasmesso online a marzo, White ha invitato a fare donazioni di almeno mille dollari promettendo in cambio il rilascio di “sette benedizioni soprannaturali”. Tra queste, le promesse di ricchezza, guarigione e l’intervento divino contro i nemici.
Questa iniziativa ha suscitato critiche in molti cristiani, ma anche entusiasmo tra coloro che vedono nel “Vangelo della prosperità” la via evangelica per entrare nel paradiso terreno dell’America dorata promessa da Trump.