Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  aprile 20 Domenica calendario

Valeria Marini: «Mamma? La lite è iniziata con la truffa dei bitcoin. Così abbiamo rotto a settembre: rifiuta di rappacificarsi»

Valeria Marini è stellare in ogni sua manifestazione, dai baci ai ritardi, e in questa intervista non fa eccezione. Ma ha anche una capacità multitasking esemplare, quando risponde per telefono alle domande e contemporaneamente dà ordini, pardon, indicazioni assertive all’autista che la sta portando all’aeroporto di Fiumicino, destinazione finale Sharm el-Sheikh. «Ho lavorato tutto l’anno, se non mi fermo per 4 giorni muoio», sbuffa, rivolgendosi subito dopo a chi sta guidando con un perentorio: «Ora facciamo un’infilata di verdi, sennò non arriveremo mai!». Ci sentiamo una settimana dopo l’incontro con la madre Gianna Orrù a Domenica in che non ha prodotto la pace sperata dalla padrona di casa, Mara Venier.
Valeria, sua mamma l’ha sbloccata sul cellulare?
«No. È ancora nello stato d’animo di non voler comunicare nemmeno con Claudia e Fabio, mio fratello e mia sorella».
Ma com’è possibile che non vi sentiate da settembre?
«Intanto mi faccia dire che domenica scorsa sono stata felice di vederla e di accertarmi con i miei occhi che stava bene ed era in salute, questa è la cosa più importante».
Aveva sperato nel ruolo da paciere della Zia Mara?
«Mara è stata bravissima, anche perché ha fatto ridere mamma, che ha avuto la sua ribalta. Le sarò sempre grata per il tentativo».
Delle cose che ha detto quale l’ha ferita di più? Che non è sarda o che ha sbagliato a lasciare la palestra per seguirla a Roma?
«La storia della palestra preferisco non commentarla. E poi, certo, non mi ha fatto piacere quell’uscita sulla Sardegna. Diciamo così: posso capire che il suo stato d’animo adesso sia molto alterato».
Facciamo un passo indietro. Quando è cominciato?
«Il vero inizio è stato con la truffa dei bitcoin, per la quale la sentenza è attesa a novembre. Quella esperienza ha intaccato la sua serenità un giorno dopo l’altro».
Eppure anche in quella circostanza lei le è stata vicina.
«In coscienza ho fatto tutto quello che potevo, affidandola anzitutto all’avvocato migliore su piazza, la mia amica Laura Sgrò».
Paga lei la legale di sua madre?
«Queste cose non si dicono, le cose economiche per me non hanno importanza: quando c’è un problema si pensa solo a risolverlo».
Data l’amicizia tra di voi, non ha chiesto all’avvocato Sgrò di mediare?
«Ovvio. Soprattutto le ho chiesto di far capire a mia madre che la solitudine può solo far ingigantire i problemi. Mi è chiaro, però, che quando una persona prova tanta rabbia, poi la scarica sulle persone alle quali vuole più bene».
Almeno ha la compagnia di un cagnolino.
«L’ha chiamata Peppa e sono andata io a prenderla in Sicilia tramite l’associazione di Michela Vittoria Brambilla».
Sua madre a Domenica in si è lamentata del fatto che lei avrebbe messo in piazza cose vostre.
«Dopo la truffa ho voluto raccontare insieme con lei la sua storia. Intanto per far capire che poteva capitare a chiunque, ma poi perché pensavo che parlandone avrebbe sentito meno il senso di umiliazione che stava provando».
Quando avete rotto?
«A settembre, quando ho provato a cambiare registro e le ho detto, forse troppo duramente, che pure io ero stata truffata ma non avevo reagito litigando con tutti».
Le è dispiaciuto di più non trascorrere il Natale con lei o non ricevere una sua telefonata quando ha subito la tentata aggressione nell’androne di casa sua a Roma?
«Entrambe le cose. Ma il Natale per me è sacro perché vuol dire famiglia: quel giorno sono andata a casa sua, mi ha aperto dopo un’ora e mi ha detto cose irripetibili. Ho capito che non era ancora il momento per ritrovarci».
Per alcuni suoi ex, sua madre era troppo ingombrante.
«Mia madre è sempre stata solo molto protettiva. Purtroppo ha smesso di esserlo».
Vogliamo salutarci con un’immagine bella di lei e Gianna insieme?
«Io non voglio pensare alle cose belle del passato, ma alle cose belle che faremo ancora insieme».