corriere.it, 17 aprile 2025
Aosta, gli studenti di terza media entrano nel registro elettronico e si alzano i voti: tutti 8 (e li abbassano ai «secchioni»)
Hanno prima rubato le password di accesso del registro elettronico a un insegnante. Poi, una volta inserite, le hanno usate per alzare i loro voti e quelli di alcuni compagni. Ma non si sono accontentati di piccoli ritocchi, hanno giocato al rialzo, con una pioggia di 8. Non contenti hanno deciso di assegnare anche gravi insufficienze ad alcune studentesse considerate modello.
Pensavano, con ogni probabilità, di star commettendo una bravata alcuni studenti appena 13enni che frequentano la terza media della scuola secondaria di primo grado Luigi Barone di Verres, in Valle d’Aosta. Lo hanno pensato per qualche giorno, fino a quando la polizia postale non ha iniziato a indagare su quegli strani voti, assegnati senza motivo, ed è arrivata ai loro nomi. Solo in quel momento gli studenti hanno allora realizzato in che pasticcio si fossero cacciati.
L’episodio risale al 3 aprile scorso. Quel giovedì pomeriggio nell’aula della scuola media si stavano svolgendo i corsi per di recupero destinati agli studenti con maggiori difficoltà, tra cui i quattro. Secondo quanto ricostruito sarebbero stati loro a ideare il piano e, complice l’assenza momentanea degli insegnanti, a mettere mano a uno dei computer lasciato incustodito sulla cattedra. Non ci hanno pensato due volte: con il telefonino hanno scattato una foto alla schermata che mostrava le credenziali di accesso per poi inviarle,tramite Whatsapp, al gruppo di amici.
Da quel momento in otto hanno beneficiato di voti più alti e due compagne di voti più bassi. Non paghi, hanno persino abbassato i voti delle compagne di classe più brave, che all’improvviso si sono trovati in pagella perfino dei 2. Quaranta gli accessi effettuati in tutto. da diversi device. C’è voluto un giorno prima che gli insegnanti si accorgessero che qualcosa non andava.Ad attirare l’attenzione di un docente un 2, che lui mai aveva assegnato in carriera, a una studentessa sempre preparata.
Da lì la scoperta delle modifiche dei voti di quasi tutte le materie: da quelli di Francese e Inglese a quelli di Storia dell’arte, Tecnologia e perfino Musica. Una volta dato l’allarme sono scattati gli accertamenti. Una segnalazione che è stata fatta anche all’azienda che produce il software «Spaggiari», diffuso in tutta Italia.
I ragazzi sospettati sono subito stati individuati e convocati in presidenza e di lì a poco sono arrivate le prime ammissioni. È così emerso che gli accessi, 40 in tutto, erano avvenuti al pomeriggio, proprio durante le ore di recupero. Dai controlli incrociati di date e orari dei «log in» irregolari il cerchio si è stretto. Una volta emerso il caso, i docenti hanno dovuto ricambiare tutti i voti.
La polizia postale ha incontrato il preside Luca Barbieri (che preferisce non commentare l’accaduto) per acquisire i primi elementi concreti sui supporti elettronici utilizzati in classe e vagliare le prime eventuali responsabilità dei ragazzi e dei loro genitori. Tra le ipotesi di reato su cui la polizia indaga l’accesso abusivo al sistema informatico, il falso visto che la modifica dei voti è avvenuta sul registro elettronico che è un documento ufficiale della scuola e le violazioni delle normative sulla privacy. Al momento la scuola non ha preso provvedimenti né sporto denuncia. Ogni valutazione è rimandata ai consigli di classe mercoledì prossimo, quando si farà ritorno in aula dopo le vacanze pasquali.