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 2025  aprile 17 Giovedì calendario

Fenomeno Minecraft la guerra dei popcorn

Un cavalcatore di galline vi seppellirà. Times Square, AMC Empire: in una sala di pietra rossa, al quinto piano della più grande catena americana di cinema, sfilano sacchetti di popcorn con doppia colata di burro e dieci container rettangolari, repliche dei blocchi usati nella finzione per creare esplosioni.
Minecraft – Un film ha inizio. A un’ora e dieci esatta, qualche guardia si fa avanti, torcia in mano, walkie- talkie nel taschino. Sullo schermo, è il momento di Jason Momoa: il suo personaggio, un ex campione di videogiochi caduto in disgrazia, deve combattere contro il mitico Chicken Jockey per trovare l’Orb che può riportarlo nel mondo reale. È accompagnato da Steve (Jack Black) confinato all’interno del gioco. Sopra quel ring, un baule cala di colpo un baby zombie sulla schiena di un pollo. “Chicken jockey!” “cavalcatore di galline” grida Black a pieni polmoni. E la sala esplode: fischi, risate, box di popcorn e bevande scaraventati in aria. Intanto, lo zombi bambino muta in un feroce demone-wrestler e manda ko il povero Momoa. Tutto ripreso live con lo smartphone dal pubblico, come in un’arena.
Nell’epoca in cui i cinema si danno per estinti, saranno i ragazzini, ipnotizzati da videogiochi interattivi, a farli tornare rock? Minecraft – Un film (budget di 150 milioni di dollari) non solo macina profitti superando i 550 milioni al botteghino globale (oltre 8 milioni in Italia) ma è già un fenomeno di massa. «Più che altro una sciagura» ci dice Thierry, dipendente di un cinema a Midtown, straccio e scopa a terra: «Ogni volta che una proiezione finisce, qui sembra sia passata una corrida». Sul forum MovieTheaterEmployees, i membri dello staff pubblicano foto e video di disastri epici: “Pensavo che i karaoke di Wicked fossero un’esperienza terribile ma niente può superare ciò che accade conMinecraft” scrive un dipendente; “Durante uno dei nostri spettacoli abbiamo dovuto espellere trenta adolescenti”. Dalla sua uscita negli Usa (4 aprile), il film-videogioco è diventato un Rocky Horror Picture Show per la Gen Z e la Gen Alpha. E parecchi circuiti in America optano per avvisi e ammonimenti; in testa al nostro screening pomeridiano si legge: “Siate gentili, siate rispettosi. I popcorn non sono Perle di Ender (oggetti di forma globulare e di colore blu verdastro usati in Minecraft per teletrasportarsi nel punto d’impatto, ndr)”. Oltre al cavalcatore di galline, la partecipazione raggiunge picchi di delirio quando Black pronuncia “Io sono Steve” o “flint and steel” (“pietra focaia e acciaio”) e spiega come raggiungere la Magione della Foresta.
Ritrovarsi asserragliati in un cinema dove i fan (età media: 13-18 anni) vanno in effervescenza per un cucciolo di zombi in groppa a una gallina, e danno tutto in pasto a Tik-Tok, è il nostro possibile destino da spettatori del futuro. «Minecraft è un videogioco sandbox che premia i creativi, come Roblox e Terraria» ci racconta Jules, Gen Z esperta di trend digitali; «ricorda a noi ragazzi di stare alla larga dal Nether, la dimensione in cui non ci sono gioia né creatività ma solo una brama di oro». A proposito di oro, Cineworld ha annunciato di aver “creato speciali proiezioni 4DX di Chicken Jockey in tutto il paese” per rendere l’esperienza più immersiva. Un altro passo avanti rispetto a quel 17 maggio 2009, quando un anonimo sviluppatore svedese, Markus “Notch” Persson, diede vita alla versione alfa di Minecraft, arrivando a vendere la sua azienda per 2 miliardi e mezzo. L’acquirente? Microsoft.
Eric, 18 anni, di Miami, dice di non avere amici che non conoscano il gioco: «Il cavalcatore di gallina è il meme dei meme. In sala siamo impazziti quando lo abbiamo visto apparire. Andare a vedere un meme al cinema è il massimo». La Warner Bros. definisce il trend “una testimonianza della fedeltà della fanbase del gioco” e il regista del film, Jared Hess, non indietreggia: «Rido a crepapelle quando qualcuno mi manda un video». Come quelli degli youtuber che, a Provo, Utah, si presentano al cinema armati di (vera) gallina da sollevare al grido di “Chicken Jockey!”. «È tutto assurdo» commenta Hess, «non immaginavo questo livello di passione e follia collettiva. È come una festa. Se sono preoccupato per il lancio dei popcorn? Finiscono comunque per terra. E con i popcorn nessuno si farà mai male».