Libero, 17 aprile 2025
La "supplenza" e il precedente di Segni
Sergio Mattarella dovrebbe essere dimesso oggi dall’ospedale dopo l’impianto del pacemaker. Non è dunque questo, il caso in cui scatterebbe la “supplenza” prevista dalla Costituzione. Innanzitutto, secondo la prasi, l’impedimento temporaneo dev’essere “assoluto”, cioè impedire completamente lo svolgimento delle funzioni presidenziali: un requisito che non sussiste quando, come in questo caso, l’assenza dal lavoro è talmente breve da non causare alcun disguido pratico. La supplenza poi dev’essere autorizzata in anticipo dallo stesso presidente (in caso ad esempio di viaggio all’estero) o dal Consiglio dei ministri. Quest’ultima circostanza si è verificata una sola volta, durante la presidenza Segni: il 10 agosto 1964 il capo dello Stato fu colpito da una trombosi che dopo qualche mese, il 9 dicembre, lo costrinse a dimettersi. In questo periodo le sue funzioni furono ricoperte dal presidente del Senato Cesare Merzagora. Sotto le presidenze successive, la supplenza temporanea è stata sempre decretata dal presidente della Repubblica in occasione di lunghe visite di Stato in Paesi lontani.