Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  aprile 17 Giovedì calendario

La pallacanestro entra nel futuro. I nuovi pavimenti saranno in vetro e LED

Dopo 130 anni di corse e salti, la pallacanestro si consegna al futuro. La novità è che al posto dell’amato pavimento in legno ci sarà un campo in vetro con pannelli LED. Quando si dice che le rivoluzioni devono partire dalle fondamenta, questo è il caso. Il basket volta pagina, cambiando lo spettacolo.

LA TECNOLOGIA
La FIBA, Federazione internazionale pallacanestro, ha già dato l’autorizzazione allo svolgimento di competizioni di Livello 1 sostituendo il legno per il vetro illuminato a LED. I campi cambiano “fisionomia” e diventano una “festa visiva” molto più dinamica, con linee di gioco personalizzate, loghi, colori, grafica animata e pubblicità per diversi sport. Sarà una rivoluzione anche a livello scenografico. Di certo nulla sarà più come prima. Fra le aziende impegnate a progettare il pavimento del futuro c’è la tedesca ASB GlassFloor, che utilizza le sue tecnologie anche in altri sport come pallavolo, tennis e pallamano. Il suo sistema a LED è stato progettato per offrire un’illuminazione che renda possibile lo svolgimento di partite e allenamenti anche durante le ore notturne, per tornei o eventi speciali in condizioni di scarsa luminosità. Già al di là dell’Atlantico l’NBA si è fatta avanti mostrando la novità durante l’All-Star Game del 2024. Il “crash test” americano è stato superato. La patria che ha inventato il gioco del basket non ha respinto l’offensiva rivoluzionaria, tutt’altro. Lo scorso ottobre l’Università del Kentucky nel cerimoniale di inizio della stagione di basket dei Wildcats ha presentato, seppur per una sola sera, l’alternativa al tradizionale parquet. È stata descritta come una pavimentazione “inodore” e “con punti di ceramica” che utilizza “materiali ecologici e durevoli come il vetro e l’alluminio” e con luci LED in grado di durare almeno 100.000 ore. L’impresa tedesca, però, spera che un giorno il suo prodotto diventi la norma per le competizioni sportive. Al momento, i campi in vetro LED sono già presenti nelle arene del Bayern Monaco in Germania e del Panathinaikos Atene in Grecia.
INCOGNITA
A prima vista, potrebbe sembrare strano: atleti grandi e forti che saltano e corrono pestando un campo di vetro e addirittura si tuffano nel pavimento. Sarà pericoloso? Si romperà il cristallo? Chris Thornton, ad dell’ASB GlassFloor, ha rassicurato che la superficie di vetro ha una resistenza e una flessibilità superiori a quelle del legno, aiutata da un design a molla dell’intelaiatura in alluminio e acciaio sotto il pannello a LED. Inoltre, c’è anche un rivestimento ceramico con punti incisi nel vetro, che offre aderenza e una superficie uniforme. Questa combinazione fa sì che ci sia una sicurezza maggiore per gli atleti, anche per quanto riguarda la possibilità di individuare più facilmente il sudore da asciugare. «L’obiettivo fino ad oggi è stato quello di ottenere una superficie confortevole per gli atleti, e ci siamo riusciti», ha sottolineato Thornton. Fra gli altri sport che col tempo hanno avuto bisogno di cambiare “pelle” c’è senz’altro l’atletica. Per fare un esempio, a Roma ’60 la pista dello Stadio Olimpico sulla quale Livio Berruti vinse l’oro nei 200 metri era di terra battuta. Poi, a metà anni Sessanta è subentrato il tartan, realizzato con gomma vulcanizzata dalla piemontese Mondo, che curiosamente agli ultimi Giochi estivi parigini ha anche utilizzato dei gusci di molluschi tritati per sfruttare la resistenza del carbonato di calcio. Ma questa è un’altra storia.