ilfattoquotidiano.it, 16 aprile 2025
“Faceva fatica, i sampietrini e la folla hanno mandato in tilt l’algoritmo”: il cameriere robot licenziato dal bar dopo solo 4 giorni di lavoro
A Treviso, in Piazza dei Signori, nel giugno del 2023 il bar Signore&Signori aveva deciso di inaugurare il primo cameriere robot della città. Accolto come una star dai clienti, si trattava di un esperimento partito con entusiasmo e concluso dopo appena quattro giorni. Bob, il robot che doveva aiutare il personale a servire piatti e bevande, è stato fermato non da un guasto tecnico, ma dai sampietrini e da una quotidianità troppo imprevedibile per un’intelligenza artificiale su ruote. Oggi, a distanza di oltre un anno, come riporta Il Gazzettino, c’è ancora chi entra al bar chiedendo di lui: “Anche la settimana scorsa qualcuno l’ha nominato”, racconta il titolare Luca Marton.
L’idea era chiara: non sostituire nessuno, ma alleggerire il carico. “Era un aiuto concreto, non un rimpiazzo”, spiega Marton. Bob, costato circa 20mila euro, era stato programmato per muoversi autonomamente, seguire percorsi precisi e perfino evitare gli ostacoli. Ma la realtà del locale, con il suo pavimento sconnesso e la folla sempre in movimento, ha mandato in tilt ogni algoritmo. “Qui faceva fatica perché il terreno è accidentato”, spiega Marton. E la domenica? “Sembra di essere a Roccaraso”, dice ridendo, riferendosi al caos di turisti e tavoli spostati di continuo. Risultato: Bob, nonostante la tecnologia avanzata, non è riuscito a tenere il passo del bar. Oggi i camerieri sono tornati a essere in carne e ossa e sono in quattordici. Marton, però, non rinnega l’esperimento: “Quella tecnologia è il futuro. Al Sud queste macchine vanno a ruba”. Intanto, Bob riposa. Non disattivato, ma in attesa di un terreno più liscio e, forse, di un contesto dove la tecnologia possa davvero integrarsi con la vita vera.