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 2025  aprile 15 Martedì calendario

Ucraina, Corea del Nord invia alla Russia oltre 15.000 container di munizioni: la "sfida" di Kim agli alleati di Kiev in Europa

In base a una nuova analisi riportata dal Newsweek, la Corea del Nord ha inviato più di 15.800 container di munizioni alla Russia in un periodo di 18 mesi, diventando quest’ultima un fornitore essenziale per la guerra di Mosca contro l’Ucraina.
L’Open Source Centre (OSC) e Reuters hanno utilizzato immagini satellitari per identificare almeno 64 spedizioni dalla Corea del Nord alla Russia tra agosto 2023 e marzo 2025.
Le loro stime si basano anche su immagini tridimensionali dettagliate delle navi e del loro carico. Secondo gli autori del rapporto, le spedizioni trasportavano probabilmente tra 4,2 e 5,8 milioni di munizioni singole. Quattro navi cargo battenti bandiera russa erano coinvolte nel trasporto delle munizioni nordcoreane: l’ Angara, la Lady R, la Maria e la Maia-1. Il continuo sostegno nordcoreano alla guerra russa costituisce un fondamento cruciale per la posizione di Mosca sul campo di battaglia, mentre l’amministrazione Trump cerca di mediare la pace. Rappresenta una sfida per gli alleati dell’Ucraina in Europa, che cercano di rafforzare il più possibile la posizione di Kiev nei negoziati e di peggiorare l’esito per la Russia.
L’intervento della Corea del Nord
Anche la Corea del Nord ha inviato migliaia di soldati a combattere contro l’Ucraina, soprattutto per aiutare Mosca a respingere un’incursione delle forze di Kiev nella regione russa di Kursk. Mosca ha dovuto cercare sostegno esterno per la sua guerra e per la sua economia in difficoltà, mentre un’Ucraina resiliente, sostenuta dalla potenza militare degli Stati Uniti, ha messo in atto una solida difesa. Mosca ha fatto affidamento in larga misura sulla Corea del Nord e sull’Iran per l’equipaggiamento militare aggiuntivo, e sulla Cina per gli ingenti acquisti di petrolio e altre risorse per mantenere a galla la propria economia dopo le punitive sanzioni occidentali. Alla fine di marzo, l’esercito sudcoreano ha dichiarato di aver stimato che la Corea del Nord, tra gennaio e febbraio, aveva inviato in Russia circa 3.000 soldati aggiuntivi, a seguito di ingenti perdite.
I capi di stato maggiore congiunti del Sud hanno affermato che la Corea del Nord ha inviato anche più missili, equipaggiamento di artiglieria e munizioni per aiutare la Russia e che Pyongyang potrebbe aumentare ulteriormente le sue forniture di armi a seconda della situazione bellica. L’equipaggiamento militare che la Corea del Nord ha inviato alla Russia comprende un numero considerevole di missili balistici a corto raggio, obici semoventi e circa 220 lanciarazzi multipli. La Corea del Nord ha inviato circa 11.000 militari a combattere nella guerra contro l’Ucraina, nel suo primo coinvolgimento in un conflitto su larga scala dalla guerra di Corea del 1950-53. Si stima che circa 4.000 di loro siano stati uccisi o feriti. In precedenza, il servizio di intelligence nazionale della Corea del Sud aveva attribuito l’elevato numero di vittime nordcoreane alle probabili difficoltà delle truppe nell’adattarsi agli attacchi dei droni e ad altri elementi della guerra moderna. Le truppe nordcoreane sono ulteriormente svantaggiate dalle tattiche grossolane dei loro comandanti russi, che le hanno mandate in campagne d’assalto senza fornire supporto di fuoco di retroguardia, ha detto l’agenzia di spionaggio ai legislatori a gennaio.
Il rapporto dell’OSC afferma: «Il gasdotto nordcoreano per le munizioni rappresenta una sfida strategica significativa. Permettendo alla Russia di mantenere il suo slancio offensivo, mina l’efficacia dell’assistenza militare occidentale all’Ucraina. Se non si interviene, questo flusso di armi potrebbe far pendere ulteriormente la bilancia a favore di Mosca e accelerare rischi più ampi per la sicurezza sia in Europa che nell’Asia orientale».
Intanto i negoziati per raggiungere la pace proseguono, ma i progressi sono lenti e le questioni complesse, con importanti disaccordi sul riconoscimento del territorio e sul futuro della sicurezza ucraina. La Casa Bianca ha ottenuto due tregue temporanee, una per fermare gli attacchi alle infrastrutture energetiche (nonostante Russia e Ucraina si accusino a vicenda di violazioni) e una nel Mar Nero. Un cessate il fuoco completo resta irraggiungibile, ed entrambe le parti continuano a lottare sul campo di battaglia. Invii come quelli della Corea del Nord permettono ai combattimenti di proseguire, e probabilmente lo faranno ancora per un po’, dati i rapporti in disfatta tra Stati Uniti e Ucraina e le linee rosse imposte dalla Russia stessa.