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 2025  aprile 15 Martedì calendario

Garlasco, accolta la richiesta di escludere il genetista Giardina: “Già espresso giudizio sul Dna”

Lavorano entrambi al gabinetto di Polizia Scientifica della Questura di Milano i due nuovi periti nominati dalla gip di Pavia Daniela Garlaschelli per l’incidente probatorio che dovrà comparare i profili biologici di Andrea Sempio, il nuovo indagato per il delitto di Garlasco, e il dna sulla vittima Chiara Poggi, e inoltre le impronte latenti sui reperti raccolti dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano. Si tratta del commissario capo Denise Albani, responsabile del laboratorio di biologia, quale “perito genetista”, e del sovrintendente Domenico Marchigiani come “perito dattiloscopico”.
I loro nomi sono indicati in calce alle due pagine dell’ordinanza con cui il gip ha accolto l’istanza di ricusazione avanzata dal pm Valentina De Stefano e dall’aggiunto Stefano Civardi del genetista Emiliano Giardina, il primo esperto indicato dal tribunale per la superperizia che sarà un passaggio chiave della nuova inchiesta sull’omicidio commesso nella villetta di via Pascoli il 13 agosto 2007, che vede indagato Andrea Sempio in concorso con il condannato Alberto Stasi o con altri.
Giardina, infatti, aveva espresso un parere negativo sulla possibilità di comparare i due profili genetici in un’intervista messa in onda da Le Iene il 5 aprile 2017: “a prescindere dal contenuto specifico delle dichiarazioni e dal tempo trascorso”, scrive il gip, “risulta che il perito abbia espresso pubblicamente valutazioni e considerazioni attinenti all’oggetto dell’incarico al di fuori dell’esercizio delle funzioni giudiziarie: tale comportamento integra una delle cause di ricusazione”.
Il tribunale ribadisce lo spessore del luminare romano, “scelto per le sue indiscusse capacità professionali, per la preparazione scientifica e la riconosciuta autorevolezza per cui questo Giudice non dubita della assoluta correttezza dimostrata e della imparzialità del medesimo”; allo stesso tempo “l’intervista in oggetto potrebbe compromettere l’apparenza di imparzialità” dello stesso Giardina, ricusato in ragione della “necessità che questo incidente probatorio non si instauri su fondamenta minate da sospetti di delegittimazione al fine di garantire la fiducia delle parti e la regolarità del procedimento”.
Da qui la scelta di Albani, “perito altrettanto qualificato, quale soggetto di comprovata esperienza ed evidente imparzialità”, che ha lavorato in passato nello stesso laboratorio di Genetica forense di Tor Vergata diretto dal professor Giardina. Una scelta, quella di una poliziotta in un’indagine affidata dai carabinieri, che appare come una ulteriore indicazione di garanzia per le parti, convocate in tribunale a Pavia per il prossimo 16 maggio per il conferimento dell’incarico.
Garlaschelli ha invece respinto l’altra richiesta di ricusazione, quella presentata da Giada Bocellari e Antonio De Rensis contro la nomina dell’ex generale dei Ris di Parma, Luciano Garofano, quale consulente di parte di Andrea Sempio. Garofano aveva partecipato personalmente a sopralluoghi nella villetta di Garlasco e firmato numerose relazioni dei Ris, figurando così come testimone nei precedenti processi a carico di Stasi: “non vi sono elementi a fondamento delle ulteriori richieste di ricusazione formulate dalle Difese con riferimento ai consulenti di parte”, ha seccamente sentenziato il gip.