Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  aprile 15 Martedì calendario

Gaza, paramedico sopravvissuto in arresto

Settimane di incertezza, poi l’annuncio. In un comunicato congiunto, Mezzaluna Rossa palestinese e Croce Rossa Internazionale hanno denunciato come Asaad al-Nasasra, 47 anni, da 16 alle dipendenze dell’organizzazione di pronto intervento, sarebbe stato arrestato dalle forze israeliane. Dell’uomo non si avevano più notizie dal 23 marzo, quando prima dell’alba l’Idf ha attaccato un convoglio di veicoli di emergenza nel quartiere Tel Sultan di Rafah, uccidendo 15 operatori sanitari e di soccorso in un incidente che ha suscitato gravi reazioni internazionali. Un altro operatore sopravvissuto, Munther Abed, ha raccontato alNew York Times che dopo l’attacco, lui, al-Nasasra e altri due passanti, un dottore, Saeed al-Bardawil, e suo figlio dodicenne Mohammed, sono stati trattenuti e interrogati dai militari israeliani, ma a un certo punto al-Nasasra è stato ammanettato, bendato e portato via e gli altri rilasciati.
La Croce Rossa ha aggiunto di non aver avuto la possibilità di visitare il paramedico – così come nessun altro detenuto palestinese in Israele a partire dal 7 ottobre 2023, quando migliaia di terroristi di Hamas hanno invaso il sud dello Stato ebraico. Interrogato sulle sorti dial-Nasasra dalla Reuters, l’esercito ha risposto dichiarando che le indagini sull’accaduto sono ancora in corso e che non rilascerà ulteriori commenti fino al termine dell’inchiesta.
La notizia dell’attacco alle ambulanze è emersa il 28 marzo, quando sono stati ritrovati i corpi seppelliti vicino alla strada, con il capo della Mezzaluna Rossa palestinese Younis Al-Khatib che ha accusato Israele di aver giustiziato le vittime e nascosto i cadaveri in una fossa comune. L’Idf aveva inizialmente dichiarato che i veicoli di soccorso (varie ambulanze e un camion dei pompieri) si erano mossi a luci spente e in modo sospetto, causando allarme tra i soldati che avevano pertantoaperto il fuoco. La ricostruzione è stata però smentita dal video ritrovato sul cellulare di una delle vittime, che mostra come le luci d’emergenza fossero accese.
Per quanto riguarda i cadaveri, l’Idf ha sostenuto di aver seguito i protocolli che in casi simili prevedono di seppellirli sotto un leggero strato di sabbia per evitare di lasciarli esposti ad animali selvatici, ma di aver comunicato la località alle Nazioni Unite. I militari hanno dichiarato che sei delle vittime erano membri di Hamas (senza però fornirne le identità o altre prove). Secondo l’Onu, sono oltre mille gli operatori sanitari della Striscia uccisi nei 18 mesi di guerra.