ilmessaggero.it, 15 aprile 2025
Donatori di sperma in Olanda: alcuni hanno avuto oltre 80 figli. «Rischio consanguineità e malattie genetiche»
Allarme dei medici nei Paesi Bassi, dove a causa della violazione delle norme sulla donazione di sperma da parte delle cliniche per la fertilità ora potrebbero insorgere problemi genetici dovuti alla consanguineità nella popolazione. Secondo l’organizzazione nazionale di ginecologia e ostetricia almeno 85 donatori hanno avuto oltre 25 figli a testa. E c’è addirittura chi ne ha avuti oltre 80. Un numero alto in una popolazione piccola come quella olandese: secondo il The Guardian, i dati indicano che probabilmente nei Paesi Bassi ci sono almeno 3.000 bambini con 25 o più fratellastri e sorellastre.
Alcuni donatori hanno generato tra i 50 e i 75 figli
Lo scandalo medico è venuto fuori ora che è entrata in vigore una nuova disciplina, più rigida, con un sistema di controlli e registri per far rispettare il limite di concepimenti. Per questo solo ora è diventato noto il numero esatto di figli per donatore e il registro ha rivelato i dati choc: dal 2004 a oggi almeno 85 uomini possono essere considerati “donatori di massa” che hanno portato a oltre 25 concepimenti.
La maggior parte di loro era padre biologico di un numero di figli compreso tra 26 e 40, anche se molti ne avevano avuti tra 50 e 75. Tra loro c’erano almeno 10 medici specializzati in fertilità, tra cui Jan Karbaat, che ha generato illegalmente almeno 81 bambini nella sua clinica. Il donatore più prolifico è stato Jonathan Jacob Meijer, protagonista del documentario Netflix “The Man with 1.000 Kids”, che ha avuto almeno 550 figli in tutto il mondo. Più di 100 dei figli di Meijer sono stati concepiti in cliniche olandesi.
Le norme e il limite a 25 concepimenti
Lunedì 14 aprile l’associazione nazionale di ginecologia ha affermato che alcune cliniche hanno deliberatamente utilizzato lotti di sperma più di 25 volte, in violazione alle norme, scambiando il materiale genetico senza la documentazione necessaria e senza che i donatori ne fossero a conoscenza. Già dal 1992 esisteva una norma per evitare la “consanguinità involontaria” che limitava a 25 il numero di volte che lo stesso materiale genetico poteva essere utilizzato. Ma è stato difficile farla rispettare a causa delle norme sulla privacy. Nel 2018 il limite di figli per donatore è stato ridotto a 12.
Le conseguenze: «Rischio consanguinità nella popolazione»
Ties van der Meer, della Stichting Donorkind, una fondazione che aiuta i bambini a rintracciare i padri donatori, ha affermato che questi dati rappresentano una “calamità medica” in un paese come l’Olanda piccolo e densamente popolato. Almeno 3mila bambini, secondo la fondazione, avrebbero infatti 25 o più sorellastre e fratellastri. E questo potrebbe comportare problemi in futuro: «Una volta che iniziano a frequentare qualcuno, dovranno fare il test del DNA per assicurarsi di non uscire con un parente stretto» ha detto van der Meer. Il ministero della salute olandese si sta attivando affinché tutti i soggetti coinvolti (genitori e bambini) ricevano le informazioni corrette. L’associazione dei ginecologi ha esortato madri, donatori e bambini a contattare le proprie cliniche per la fertilità.