Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  aprile 15 Martedì calendario

Nella torcia cangiante c’è l’essenza dei Giochi

L’hanno chiamata Essenziale.

E guardandone la struttura il nome viene confermato. Ma dietro a questa essenzialità ci sono due anni di lavoro che hanno coinvolto designer di primo piano ed esperti di alta tecnologia e di materiali. E per presentarla è stato scelto quello che a Milano è considerato il tempio del design: la Triennale. Insomma non poteva esserci luogo migliore per svelare – a 298 giorni dall’avvio delle olimpiadi invernali Milano Cortina 2026 – la forma della torcia olimpica e di quella paralimpica. Stessa struttura (affusolata, alta complessivamente 85 centimetri per un peso di circa un chilogrammo che diventano 1,3 con la bombola che alimenta la fiamma e possono essere utilizzata fino a dieci volte), ma differenti per le sfumature di colore: quella olimpica presenta sfumature verdi e blu, mentre quella paralimpica presenta tonalità sul bronzo. «Nel primo caso – spiega Raffaella Panié, responsabile dell’immagine di Milano Cortina – facciamo riferimento ai colori del cielo, mentre per la seconda abbiamo scelto tonalità della terra». Non solo. I colori delle due torce cam-bieranno secondo le condizioni in cui si trovano, accentuando o meno l’aspetto riflettente della superficie. Dunque ci si potrà anche specchiare nella torcia, mentre quest’ultima potrà riflettere il contesto nel quale compirà il suo cammino di avvicinamento verso il 6 febbraio 2026, quando allo stadio San Siro-Meazza accenderà il braciere olimpico nella cerimonia di inaugurazione dei giochi invernali Milano Cortina 2026. Insomma la torcia riuscirà ad armonizzarsi con l’ambiente circostante, in base alle condizioni di luce, offrendo una percezione sempre diversa sia ai tedofori sia agli spettatori. «Quando incontrerete la fiaccola nel suo cammino sorridete, perché le foto che le saranno fatte rifletteranno il vostro volto» raccomanda scherzosamente Bebe Vio, atleta paralimpica della scherma, che, assieme a Stefania Belmondo, ha presentato ai presenti la torcia olimpica. L’esterno delle torce è in alluminio riciclato, per onorare l’impegno alla sostenibilità delle prossime Olimpiadi «Nei mesi scorsi con grande riserbo l’abbiamo presentata alla giunta esecutiva del Comitato olimpico internazionale. I commenti sono stati entusiastici», ha rivelato il presidente del Coni e presidente della Fondazione Milano Cortina, Giovanni Malagò, in collegamento video dalla Sala delle Fiaccole, presso il Coni, dove sono raccolte quelle delle edizioni che si sono svolte nel nostro Paese. «Davvero questa essenzialità si ritrova nello stile scelto per la costruzione delle due torce – ha aggiunto Malagò – e sono destinate davvero a diventare iconiche».
E per il loro debutto l’organizzazione italiana ha deciso un collegamento con il padiglione dell’Italia all’Expo 2025 di Osaka in Giappone, dove le due torce sono state portate dall’olimpionica Carolina Kostner e la sua collega paralimpica Maritna Caironi. Uno “svelamento” in simultanea tra Milano e Osaka alle 11.15 (ora italiana). Davvero forte l’emozione delle quattro atlete, ma anche di quanti hanno lavorato per la loro realizzazione. Sono Eni, premium partner dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Milano Cortina 2026, in collaborazione con Versalis (Eni), official supporter dei Giochi. Sono stati loro a incaricare lo Studio Carlo Ratti Associati per lo sviluppo del design e Cavagna Group per l’ingegnerizzazione e la produzione della torcia e dei suoi componenti. Un grande impegno che ha unito il design italiano e l’alta tecnologia del nostro paese. «Rappresenta un tributo all’eccellenza italiana in diversi campi» hanno sottolineato gli intervenuti alla presentazione, che hanno voluto precisare come l’intero progetto sia nato per valorizzare al meglio la fiamma, che è la vera protagonista del viaggio che la torcia farà, partendo il 26 novembre 2025 da Olimpia dove sarà acceso il sacro fuoco, per giungere poi in Italia il 4 dicembre 2025 a Roma facendo tappa al Quirinale. Ecco allora l’impegno a creare un bruciatore, vero cuore tecnologico della torcia, che sarà alimentato con bio-Gpl, prodotto nella bioraffineria Enilive di Gela al 100% da materie prime rinnovabili. Un bruciatore che renda ben visibile la fiamma che sarà di colore giallo. Torcia che, come detto, arriverà a Roma il 6 dicembre prossimo e inizierà il suo percorso di avvicinamento a Milano che durerà 63 giorni e vedrà impegnati 10.502 tedofori. «Ai nostri uffici sono giunte più del doppio di candidature per farlo» commenta il presidente della Fondazione Malagò, che aggiunge: «assieme al grande successo nella vendita dei biglietti per le singole gare, anche tutte queste candidature sono il segno evidente di un entusiasmo che circonda l’olimpiade di Milano Cortina 2026 e anche la successiva paralimpiade». Intanto dal 9 maggio alla Triennale saranno esposte al pubblico le torce e le si potrà ammirare fino alla chiusura delle paralimpiadi (15 marzo 2026).