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 2025  aprile 14 Lunedì calendario

Meloni e Schlein: barbarie Salvini e Conte tacciono il silenzio diventa un caso

Giorgia Meloni reagisce senza esitazioni. «A Sumy si è consumato un altro orribile e vile attacco russo, che ha causato ancora una volta vittime civili innocenti, tra cui purtroppo anche bambini. Condanno con fermezza queste violenze inaccettabili, che contraddicono ogni reale impegno di pace, promosso dal presidente Trump e sostenuto convintamente dall’Italia, insieme all’Europa e agli altri partner internazionali. Esprimo il mio più sincero cordoglio per le vittime, alle loro famiglie e a tutto il popolo ucraino. Continueremo a lavorare per fermare questa barbarie».
Le parole della premier arrivano alla vigilia dell’incontro con Donald Trump alla Casa Bianca giovedì. La politica italiana esprime indignazione per la strage. «L’ennesima barbarie russa contro la popolazione civile ucraina», la definisce la segretaria pd, Elly Schlein. «L’Ucraina deveessere sostenuta fino al raggiungimento di una pace giusta che garantisca la sicurezza di questo Paese e del suo popolo. Questa dev’essere la priorità dell’Europa: ottenere una tregua per negoziare una pace giusta, che non può essere la resa verso un aggressore che mostra tutta la sua ferocia». «Un attacco che richiede ancora più determinazione nel sostegno a Kiev e nell’imporre alla Russia l’accettazione del cessate il fuoco affinché si possa giungere a una pace vera», commenta Lorenzo Guerini, presidente pd del Copasir. «Il nostro sostegno all’Ucraina è oggi più che mai necessario: una pace giusta non è più rimandabile» interviene su X Matteo Renzi. Nel centrodestra parla il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri: «I russi dimostrano di non volere in realtà nessun sincero negoziato per la pace».
Colpisce nel coro di voci il silenzio di Matteo Salvini. E quello di Giuseppe Conte. Calenda ha subito preso di mira il leader M5S: «Assassini russi. Ancora chiedete di invitare l’ambasciatore russo in Senato? Pacifinti per i dittatori. Altro che progressisti», postando una foto e un articolo su X. «I loro gargarismi per invocare la pace a qualsiasi prezzo sono un’offesa ingiuriosa ai sacrifici e all’eroismo di un popolo che combatte e dà la vita per la propria libertà e l’indipendenza del proprio Paese» rincara la dose Daniela Ruffino, deputata di Azione. Man mano che passano le ore il silenzio diventa un caso. «È il Cremlino a non volere la pace. È ora che ipacifinti ne prendano atto», sottolinea il segretario di +Europa, Riccardo Magi. «Se qualcuno pensa, anche se in buona fede, che basti agitare le bandiere della pace e sia possibile credere alle bugie dei russi, impegnati in finte trattative con gli Stati Uniti d’America, allora vuol dire che pensa a un mondo che non esiste» fa notare Pier Ferdinando Casini. «Tutti dovrebbero condannare con fermezza, soprattutto chi ancora pensa che Putin voglia arrivare ad una pace giusta», condivide il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi.
A sera arriva una voce M5S, quella della deputata Vittoria Baldino. Ma non si unisce al sentimento dei più: «Ogni giorno a Gaza civili e bambini innocenti vengono uccisi senza pietà, ma non leggo tutta questa schiera di comunicati stampa di condanna e indignazione. Perché i morti di Gaza non sono funzionali alla narrazione dei buoni e dei cattivi. Eppure, se le bombe russe sono russe, tra le bombe israeliane ci sono anche quelle prodotte in Italia che, nonostante il chirurgico sterminio di palestinesi in atto, continuiamo a fornire al criminale di Netanyahu. Quello che il nostro governo continua a proteggere mentre twitta indignazione per i morti di Sumy». Anche per il verde Angelo Bonelli Meloni esercita una doppia morale: «Ha giustamente condannato l’orrore di Sumy. Ma perché non usa le stesse parole per condannare quanto sta accadendo a Gaza? Nella Striscia di Gaza, l’ennesimo ospedale è stato bombardato dall’esercito israeliano, su ordine del criminale Netanyahu. Eppure nessuna condanna».