corriere.it, 11 aprile 2025
Ultrà, arrestati gli assassini di Boiocchi: ucciso per la guerra nella curva dell’Inter. Sei in carcere
Una guerra interna alla Curva Nord interista, liti per la gestione dei guadagni degli ultrà. È questo il movente dell’omicidio dell’ex capo ultras Vittorio Boiocchi, ucciso la sera del 29 ottobre 2022 in via Fratelli Zanzottera nel quartiere di Figino a Milano. Gli agenti della squadra Mobile, coordinati dai pm della Direzione distrettuale antimafia Paolo Storari e Stefano Ammendola e dal procuratore Marcello Viola, hanno eseguito sei misure cautelari nella mattinata di venerdì 11 aprile. Si tratta dei mandanti, degli organizzatori e dei due esecutori materiali dell’agguato.
A ordinare l’esecuzione di Boiocchi, secondo la ricostruzione della procura, sarebbe stato il suo «successore» Andrea Beretta, oggi collaboratore di giustizia dopo essere stato arrestato per l’omicidio del boss della ’ndrangheta Antonio Bellocco, a settembre dello scorso anno, e quello per l’indagine «Doppia curva» sulle infiltrazioni mafiose e criminali nel mondo del tifo organizzato di Inter e Milan.
È stata proprio la collaborazione con gli inquirenti di Beretta a dare l’impulso decisivo all’indagine, svelando la fase organizzativa del delitto e i nomi dei due esecutori, tutti legati al tifo nerazzurro. I poliziotti diretti da Domenico Balsamo e Alfonso Iadevaia hanno eseguito un arresto in Bulgaria, in una località sul Mar Nero, grazie alla collaborazione della polizia bulgara. Si tratta dell’esecutore materiale del delitto, colui che avrebbe impugnato una pistola Luger calibro 9 per 19 con cui ha esploso cinque colpi verso Boiocchi – da poco libero dopo 26 anni di carcere – due dei quali hanno colpito a morte la vittima. I dettagli dell’operazione verranno resi noti in una conferenza stampa convocata alle 17 al Palazzo di Giustizia di Milano.