Avvenire, 11 aprile 2025
Il primo killer nel 2050? I superbatteri L’Aifa: agire ora
Il tema della resistenza agli antibiotici «è complesso e va approcciato da tanti punti di vista. È un problema globale. E ai problemi globali dobbiamo dare risposte coordinate, mirate ed efficaci. Perché i numeri sono preoccupanti». Parola di Robert Nisticò, presidente dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco). L’antimicrobico-resistenza,
ha spiegato in un videomessaggio inviato ieri all’evento romano “Salute e sanità, il doppio binario”, «è una situazione che ci preoccupa perché nel 2050, se non agiamo oggi, potrà essere considerata la prima causa di morte nel mondo. Inoltre l’antimicrobicoresistenza oggi al nostro Paese costa circa 2,4 miliardi di euro all’anno.
Abbiamo 2,7 milioni di posti letto occupati a causa dell’antimicrobicoresistenza. Quindi dobbiamo fare molto di più. L’Aifa è impegnata su questo fronte – ha aggiunto Nisticò -.
Recentemente abbiamo fatto con il ministero della Salute una campagna di comunicazione diretta al cittadino su un uso consapevole e prudente degli antibiotici e degli altri farmaci. Abbiamo anche sviluppato una App, diretta ai medici che prescrivono ma anche ai cittadini, in cui diamo informazioni concertate con le maggiori società scientifiche sulle infezioni più comuni sia in ambito pediatrico sia in ambito adulto».
L’obiettivo è promuovere «un uso più appropriato degli antibiotici», perché «oggi non sono usati molto bene, come rileva l’Osmed di Aifa», l’Osservatorio sull’impiego dei medicinali, nel report pubblicato nel 2024 sui dati dell’anno prima.