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 2025  aprile 10 Giovedì calendario

Usa, psicosi 20 aprile: “Trump proclamerà la legge marziale”

La psicosi americana ha prodotto un nuovo incubo: sui social c’è chi è sicuro che il 20 aprile Donald Trump imporrà la legge marziale. L’allarme è diventato virale sui social, a cominciare da TikTok, dove l’hashtag #martiallaw ha registrato decine di migliaia di interazioni in poche ore. Ed è approdata anche su Facebook, rilanciata dagli account progressisti. Non c’è nessun segnale che Trump voglia imporre la legge marziale, una scelta che rappresenterebbe una svolta drammatica e senza precedenti negli Stati Uniti, perché indicherebbe la volontà di reprimere il dissenso, trasformando quella che era considerata fino a pochi mesi fa la più grande democrazia del mondo nella più grande autocrazia occidentale. Ma intanto sui social hanno meno certezze e molte più ansie.
La storia nasce dall’ordine esecutivo che il presidente ha firmato il giorno del suo ritorno alla Casa Bianca, il 20 gennaio: in quel documento Trump aveva chiesto al dipartimento della Difesa e a quello della Sicurezza interna di preparare un rapporto entro il 20 aprile per delineare la situazione migranti al confine sud con il Messico e stabilire se ci sono le condizioni per invocare l’Insurrection Act del 1807. L’ordine diceva: “Entro novanta giorni dalla sua proclamazione, il segretario alla Difesa e il segretario alla Sicurezza interna devono presentare un report congiunto al presidente, incluso se invocare l’Insurrection Act”. I novanta giorni scadono il 20 aprile. Questo atto fa parte della legislazione federale d’emergenza che prevede pieni poteri del presidente e l’impiego dell’esercito e della guardia nazionale per affrontare emergenze interne come rivolte, scontri o tentativi di ostacolare l’azione del governo.
L’Insurrection Act è stato utilizzato raramente. Venne invocato dal presidente Abraham Lincoln durante la Guerra civile del 1861, dal presidente Ulysses Grant contro i raid razzisti del Ku-Klux-Klan in South Carolina, nel 1871, e da George H. W. Bush dopo le rivolte scoppiate in seguito al pestaggio brutale, nel 1991, del tassista afroamericano Rodney King da parte della polizia di Los Angeles. Secondo gli utenti sui social, l’Insurrection Act farebbe da “copertura” all’introduzione della legge marziale. Parliamo di due situazioni diverse: la prima prevede l’impiego dell’esercito, la seconda la sospensione dei diritti civili e la sostituzione delle corti civili con quelle militari.
Gli arresti di studenti e docenti, arrestati o espulsi con l’accusa di antisemitismo, sembrano un segnale inquietante, ma la svolta autoritaria, seppure evocata da “Project 2025”, l’agenda politica realizzata da rappresentanti della ultradestra poi finiti nel governo Trump, non ha trovato conferme. I media americani ne parlano con distacco, ma poi ci si mettono gli utenti sui social a creare ulteriore ansia, ricordando la sinistra coincidenza del 20 aprile. Il giorno in cui si saprà se verrà invocato dal presidente l’Insurrection Act, è anche la data di nascita di un personaggio storico a cui Trump, in modo controverso, ha fatto riferimenti lusinghieri in passato, per esempio lodando la fedeltà dei suoi generali: il führer, Adolf Hitler