lastampa.it, 10 aprile 2025
La lettera che nessuno si aspettava: la Yakuza promette di “non dare più problemi”. Ma ci sono dubbi
Lunedì la più grande cosca mafiosa giapponese ha proposto per iscritto alle autorità di porre fine alla sua guerra con i gruppi scissionisti. Yamaguchi-gumi, la più potente organizzazione criminale organizzata della yakuza fondata nel 1915 a Kobe, con un patrimonio stimato di 6,6 miliardi di dollari, ha combattuto sanguinose guerre con altri gruppi formati da ex membri nel 2015. All’epoca più di una dozzina di bande hanno abbandonato l’organizzazione per formare un nuovo gruppo – il Kobe Yamaguchi-gumi – con 150 episodi legati al loro conflitto avvenuti in tutto il Giappone fino allo scorso anno.
I membri più anziani, sotto l’attuale leader, Kenichi Shinoda, noto anche come Shinobu Tsukasa, hanno presentato personalmente una lettera alla polizia della Prefettura di Hyogo a Kobe impegnandosi a «porre fine a tutte le lotte intestine» e a «non creare problemi».
Dal 2020, le autorità hanno tenuto diversi gruppi yakuza sotto stretta sorveglianza a causa della loro crescente violenza, e questo ha limitato le loro attività, come la possibilità di utilizzare uffici in determinate aree. Secondo i media locali, la tregua proposta potrebbe mirare ad allentare le restrizioni, ma per la polizia potrebbe essere solo una dichiarazione unilaterale.
A differenza della mafia italiana o delle triadi cinesi, la yakuza occupa da tempo una zona grigia nella società giapponese. Non sono illegali e ogni gruppo ha una propria sede centrale in piena vista della polizia. La yakuza è cresciuta dal caos del Giappone del dopoguerra fino a diventare un agglomerato di organizzazioni criminali multimiliardarie. Sono coinvolte in una varietà di attività, dalla droga e dalla prostituzione al racket della protezione e alla criminalità dei colletti bianchi. Sono state a lungo tollerate come un male necessario per garantire l’ordine nelle strade e ottenere risultati rapidi, per quanto discutibili fossero i mezzi.
I malviventi sono noti anche per le loro attività sociali: hanno consegnato tonnellate di aiuti alle vittime dei devastanti terremoti che hanno colpito il Giappone nel 1995 e nel 2011, e il gruppo Yamaguchi-gumi è noto per distribuire dolci ai bambini durante Halloween dal 2013.
Negli ultimi decenni, le normative più severe contro le gang, la diminuzione della tolleranza sociale e un’economia debole hanno portato a un costante calo degli iscritti, che hanno raggiunto un nuovo minimo di 18.800 nel 2024, dopo anni di declino, scendendo per la prima volta sotto la soglia dei 20.000. Inoltre i giovani giapponesi sono meno interessati a unirsi a bande con rigidi codici di lealtà e punizioni severe, tra cui le famose amputazioni delle dita.
Le attività criminali della yakuza e di altri gruppi si stanno complicando con l’emergere dei “tokuryu” che, a differenza dei gruppi yakuza con membri organizzati e strutture gerarchiche consolidate, sono bande “usa e getta” create ad hoc. Molti non hanno precedenti penali e vengono spesso reclutati tramite i social con la promessa di guadagni facili. Secondo i rapporti di polizia, questi gruppi collaborano con gruppi yakuza già affermati.