ilfattoquotidiano.it, 9 aprile 2025
Dazi, Amazon annulla alcuni ordini provenienti dalla Cina e altri paesi asiatici
Secondo quanto scrive l’agenzia Bloomberg, che cita fonti a conoscenza della questione, il gruppo statunitense Amazon annullato ordini per numerosi prodotti realizzati in Cina e in altri paesi asiatici. Una mossa che suggerisce l’intenzione del colosso dell’e-commerce di ridurre la sua esposizione ai dazi imposti dal presidente Donald Trump. Ordini di sedie a sdraio, scooter, condizionatori d’aria e altri prodotti provenienti da diversi venditori asiatici sono stati fermati dopo l’annuncio del 2 aprile di dazi su oltre 180 paesi e territori, tra cui Cina, Vietnam e Thailandia. Un portavoce di Amazon ha rifiutato di commentare.
Scott Miller, ex responsabile dei fornitori di Amazon e ora consulente di e-commerce, ha affermato che Amazon ha annullato ordini di merci prodotte in Cina e in altri paesi asiatici senza preavviso e potrebbe costringere i fornitori a rinegoziare i termini con l’azienda. “L’unica vera alternativa che hanno i fornitori è vendere in altri paesi con margini inferiori o cercare di collaborare con altri rivenditori”, ha aggiunto.
Gli articoli che Amazon acquista direttamente dai venditori rappresentano circa il 40% dei prodotti venduti sul suo sito. Il resto delle vendite è realizzato da commercianti indipendenti che affittano spazi digitali sugli scaffali di Amazon, pagando all’azienda commissioni e spese per la logistica e la pubblicità.