corriere.it, 8 aprile 2025
Vinitaly, navetta per Orio: 450 euro con fattura, 350 senza. Monica Caradonna, conduttrice Rai: «L’autista mi ha detto: in queste occasioni speculiamo un po’»
«Signora durante il Vinitaly si specula un po’, non se la prenda»: questa frase è il leit motiv della fiera del vino in corso a Verona fino a mercoledì 9 aprile. Prezzi alzati a dismisura, in ogni settore, dagli spostamenti alle camere d’albergo. E, in particolare, per il trasferimento da Verona fiera all’aeroporto Orio al Serio. Alla giornalista e conduttrice tv tarantina Monica Caradonna, volto di Linea Verde, sono stati chiesti, per 117 chilometri, 350 euro senza fattura. Oppure 450 euro con ricevuta.
Monica Caradonna, ha accettato di pagare questa tariffa?
«Ho dovuto. Perché altrimenti avrei perso il volo».
Come è andata?
«Sono stata al Vinitaly per lavoro. Dovevo ripartire con un aereo in partenza dall’aeroporto di Orio al Serio, perché non c’erano altre possibilità di rientro da Verona. Inizialmente sarei dovuta andare in aeroporto con flixbus. Ma si conoscono le condizioni di trasporto in Italia».
Perché?
«Arriva la notifica sul cellulare: pullman in ritardo di un’ora e un quarto. Panico. Perché avrei perso l’aereo. Ma c’era ancora con me l’autista del van che mi aveva portato da Verona Fiera alla fermata dell’autobus. Gli ho chiesto il prezzo della tratta fino all’aeroporto. Ho pensato: se la tratta Taranto – Bari mi costa circa 70 euro per 104 chilometri, allora sarà fattibile.
E invece?
«450 euro con fattura. Oppure 350 senza. Preventivo assurdo».
Quale opzione ha scelto?
«Senza fattura. Gli ho chiesto una ricevuta, che sto ancora aspettando. Mi aveva promesso che me l’avrebbe mandata via WhatsApp. Ma non è arrivata. La richiederò, perché la storia non finisce qui».
Così ha deciso di condividere la vicenda in un post sui social. Che commenti ha ricevuto?
«Mi ha scritto il mondo: colleghi, giornalisti, produttori. E tutti hanno confermato che quando c’è il Vinitaly i prezzi triplicano. Anzi decuplicano. Una cosa vergognosa».
Quali sono i problemi principali?
«Innanzitutto la viabilità di Verona. È tutto complicato. Anche quando ho preso un appuntamento con questo autista, non ci siamo capiti: sono andata all’uscita principale della fiera, ma lui mi aspettava da un’altra parte. Quindi ho percorso 1,5 chilometri di corsa per raggiungerlo. Perché lui non si è preoccupato di venirmi a prendere, dando la colpa al traffico».
E poi?
«Mancano i taxi e i prezzi degli alberghi diventano imbarazzanti. Durante il Vinitaly il prezzo di una stanza sale a più di 200 euro. La stessa stanza, il giorno dopo la fiera, costa 50 euro. E non parliamo di alberghi di lusso. Ma ogni anno è la stessa storia. Spesso ho prenotato su Booking una stanza di albergo per i giorni del Vinitaly già a settembre. Ma a ridosso della partenza la prenotazione è stata cancellata, perché devono pompare i prezzi».
Nel post ha scritto: «Verona, da te che sei del nord, non me l’aspettavo». Perché?
«Perché il giochetto del con o senza fattura nella Verona produttiva non me lo sarei aspettato. Ma, come ho spiegato, anche al nord succede tutto questo».