repubblica.it, 8 aprile 2025
Panican, il neologismo trumpiano per esorcizzare la paura del crollo in Borsa
“Tu vuo’ fa’ il panicano, il panicano, il panicano…”: oggi Renato Carosone canterebbe così? Alla sua epoca, dazi o non dazi, l’import-export con l’America era una cosa allegra, jazz, whisky, chewing gum, sigarette, baseball e rock & roll. Oggi invece Donald Trump usa un neologismo per esortare i suoi presieduti a non preoccuparsi eccessivamente per le nuove politiche protezionistiche e i problemi economici che inevitabilmente comporteranno. “Non andate nel panico!” “Non panicate!”, si dice ormai con un verbo italiano completamente sconosciuto ai vocabolari. Anche il “panican” inventato da Trump non c’è sui vocabolari e persino ChatGPT non ci arriva. A domanda, risponde: “A quanto pare “panican” non viene riconosciuta come una parola standard della lingua inglese. Puoi fornirmi qualche indicazione di contesto in più?”. Questo non deve stupire, è soltanto la conferma che con l’ambiguità e la creatività linguistica l’intelligenza artificiale non ce la fa. A dare la definizione di “panican” ci ha pensato lo stesso Trump: è il nuovo partito dei deboli e degli stupidi, per crasi tra “panic” e “american” o “republican”. Il meccanismo è quello delle cosiddette “parole macedonia”, da cui sono venuti termini in normale uso come “cantautore” o “videofonino”. Nella polemica politica anche italiana parole del genere hanno sempre avuto una certa presenza, a partire da denominazioni sintetiche come “democristiani” per finire ai “doppiopesisti” e “cerchiobottisti” di una ormai storica polemica tra Paolo Mieli e Eugenio Scalfari. Ma quelli erano ancora tentativi di raggiungere, sia pur per ragioni di satirica ironia, un registro giocosamente elevato della lingua. Oggi le macedonie lessicali offrono alla polemica spicciola nei talk show e sui giornali e social deprimenti trovatine peggiorative come “pidioti” o “pacifinti”, deformazioni puerili per rendere insultanti le denominazioni. È a questa categoria che si iscrive il “panican” trumpiano, per definire chi si preoccupa debole e stupido. Di per sé non pare un neologismo così forte né così intelligente, ma sapranno poi gli americani cosa farsene.