lastampa.it, 8 aprile 2025
Caso La Russa jr, i pm: “Non ci fu violenza sessuale”. Sotto accusa per revenge porn
La procura di Milano ha chiesto di archiviare le accuse di violenza sessuale per Leonardo Apache La Russa e Tommaso Gilardoni (non in concorso), i presunti abusi che i due amici avrebbero commesso nella notte tra il 19 e il 20 maggio 2023 ai danni di una ragazza all’epoca ventiduenne. I due giovani rischiano invece di andare a processo per due distinte accuse di revenge porn, la presunta diffusione illecita di alcuni video intimi della giovane realizzati quella notte all’interno della casa del presidente del Senato, Ignazio La Russa.
A loro il pm Rosaria Stagnaro, coordinata dal procuratore Marcello Viola e dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella, ha notificato per queste ipotesi di reato l’avviso di chiusura delle indagini preliminari. L’inchiesta era nata nel luglio del 2023 dopo la denuncia depositata direttamente in procura dall’avvocato della giovane che aveva maturato la decisione di procedere penalmente a distanza di una quarantina di giorni dalla presunta violenza subita.Tutti gli accertamenti erano stati delegati alla Squadra mobile di Milano.
Stando alla denuncia, la giovane aveva incontrato il terzogenito di La Russa durante una serata in discoteca nel locale Apophis, a pochi passi da piazza del Duomo. Con il giovane e l’amico Gilardoni, che quella notte aveva suonato come deejay, era poi andata a casa del primo. «Il giorno dopo, mi svegliai, in assoluto stato confusionale, non ricordandomi cosa avvenne la sera prima, nuda nel letto con a fianco Leonardo La Russa», ha messo per iscritto l’allora ventiduenne, assistita dal legale Stefano Benvenuto. Nel corso delle indagini sono state raccolte le testimonianze di decine di ragazzi: partecipanti alla serata in discoteca, tra amici della ragazza e conoscenti dei due indagati. Al centro delle domande chiarimenti soprattutto sullo stato psico-fisico della ragazza. La sua condizione è stata anche valutata da un pool di esperti incaricati dai pm.
L’esito sull’analisi del capello sulla possibile assunzione di Ghb, la molecola nota anche come «droga dello stupro», non era stata dirimente. Altri accertamenti avevano riguardato l’esistenza di video di quella notte cancellati dalle gallerie dei cellulari dei due indagati: un frammento su quello di La Russa jr. e tre brevi su quello di Gilardoni. Con le indagini che si avviavano a conclusione, è scoppiato anche il caso del presunto interessamento alla vicenda degli spioni di «Equalize», l’agenzia investigativa di Enrico Pazzali e l’ex poliziotto Carmine Gallo, scomparso il 9 marzo 2025.
L’ultimo atto istruttorio è stato proprio il 17 marzo scorso con l’audizione del presidente autosospeso di Fondazione Fiera. Ai pm avrebbe detto di essersi interessato solo quando la notizia era diventata di pubblico dominio.