il Giornale, 8 aprile 2025
Baby arbitri aggrediti: un Var per i violenti
Arbitro di calcio inseguito e picchiato da giocatori e da altre persone entrate in campo abusivamente. Beh, dov’è la novità? Lo ammette amaramente anche l’Associazione italiana arbitri in un comunicato ufficiale: «L’ultimo deplorevole episodio è avvenuto in Sicilia, e il giorno prima in Campania e nelle settimane scorse in Veneto, nel Lazio e in diverse altre regioni. Queste incresciose aggressioni nei confronti dei nostri arbitri, spesso giovanissimi (l’ultimo caso riguarda un 19enne, Diego Alfonzetti), picchiati da persone che per età potrebbero essere i loro genitori, solo per un fuorigioco o per un rigore. È scattata subito l’ennesima interpellanza parlamentare che porterà alle solite espressioni di esecrazione, ma intanto entra in questo mostruoso archivio l’ultimo episodio, avvenuto durante i supplementari di Riposto-Pedrara, playoff del campionato Under 17 siciliano con l’arbitro aggredito anche da spettatori che non dovevano nemmeno esserci, visto che le tribune erano inagibili. Ma nell’Italia dove tutto è lecito, anche questa è normalità.Semmai c’è da chiedersi perché questo avvenga quasi esclusivamente in un unico sport, in cui la maleducazione e l’arroganza dei nostri tempi trova un humus fertilissimo, in un sistema esasperato oltre ogni limite. A partire dai livelli più alti, in cui si processano arbitri e assistenti dal lunedì alla domenica, e in cui tutto è psicodramma su cui costruire ore e ore di dibattiti.
Fino ai settori giovanili dove i genitori si trasformano in ultrà.
Comunque dell’aggressione siciliana esiste in video amatoriale: speriamo che un Var finalmente utile possa inchiodare questi energumeni alle loro responsabilità.