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 2025  aprile 08 Martedì calendario

Tutti pazzi per il padel, un fenomeno globale

Si gioca in un campo chiuso, delimitato da vetri e griglie, ma questo ormai è uno sport senza confini. Tutti pazzi per il padel, con un processo di espansione nel mondo che continua a ritmi sostenuti. Basti pensare che in soli cinque anni, il numero di Paesi in cui si pratica è triplicato, passando da più di 50 a oltre 140. Parliamo dello sport che, negli ultimi anni, ha registrato il più alto tasso di crescita a livello globale. È la conclusione dell’ultimo rapporto della Federazione internazionale di padel (Fip), l’ente che governa i due circuiti mondiali dello sport, il Premier Padel e il Cupra Fip Tour. Solo dall’inizio dell’anno sono entrati ben 16 nuovi Paesi, al punto che le federazioni nazionali rappresentate dalla Fip nel 2025 sono salite a 87. Secondo i dati del Fip Research & Data Analysis Department il numero di club ha superato quota 23mila, rispetto ai circa 19mila dell’anno scorso nello stesso periodo, mentre i campi hanno oltrepassato la soglia dei 70mila. Prima del 2018 nel mondo c’erano 7mila club e 21mila campi, dei quali, l’85% in Spagna e Argentina. Oggi in questi due Paesi troviamo il 35% dei campi mentre il 65% è disseminato in circa 150 Stati in cinque continenti. Si stima che i praticanti del padel siano più di 30 milioni a livello globale: una crescita enorme sempre rispetto al 2018, quando erano meno di 8 milioni. La maggior parte dei giocatori amatoriali è costituita da uomini (circa il 60%), ma il padel è anche uno degli sport più praticati dalle donne, che rappresentano quasi il 40% del totale. Da sport di nicchia, amato da vip e modaioli, a disciplina inclusiva che si fa strada anche tra atleti con disabilità. Un gioco alla portata di tutti che piano piano sta abbattendo anche la diffidenza dei puristi del tennis. Non a caso da Nadal e Djokovic fino ad Alcaraz e Sinner anche i fuoriclasse della racchetta più blasonata si sono espressi favorevolmente cimentandosi con piacere tra vetri e griglie. E dire che tutto è nato quasi per caso negli anni ’70 quando in Messico un noto benestante, Enrique Corcuera, per trovare una soluzione alla mancanza di spazio nella sua residenza decise di costruire un campo da tennis più piccolo con pareti in cemento e rete metallica per evitare che la palla uscisse dal campo. Se però l’America latina è stata la culla di questo sport oggi a farla da padrone è l’Europa. Circa il 60% dei praticanti si trova nel Vecchio Continente contro il 23% del Sud America. Tra le nazioni che guidano il trend europeo l’Italia con più di un milione di praticanti è quella che ha anche il maggior numero di campi (9700) a livello mondiale dopo la Spagna (17mila) ed è davanti anche all’Argentina (7mila). Complessivamente, in Europa si contano quasi 48mila campi, un aumento del 170% rispetto al 2020. Ma dagli Stati Uniti d’America all’Africa la diffusione non conosce confini: oltre all’Egitto, dove si gioca da anni, il padel sta crescendo in modo significativo in Sudafrica, Marocco e Tunisia. Anche in Asia il movimento è in grande espansione: oltre alla consolidata presenza in Medio Oriente (Emirati Arabi, Arabia Saudita, Kuwait e Qatar), il padel sta conquistando anche Indonesia, Thailandia, Pakistan e persino Cina. Un gioco sempre più radicato in ogni continente, con i primi campi installati in Nuova Zelanda e un fascino crescente anche in Australia. Qui nella terra dei canguri è previsto l’ennesimo boom di uno sport che ora sogna il salto più grande: quello in seno alla famiglia olimpica, l’ultima frontiera da abbattere.