Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  aprile 07 Lunedì calendario

Crollo delle borse per i dazi di Trump: i precedenti peggiori degli ultimi 100 anni

Il Liberation Day con il quale Trump ha annunciato i dazi degli Stati Uniti sulle merci importate dal resto del mondo ha avuto come effetto immediato il crollo di tutte le borse. Dall’Asia a Wall Street, passando per l’Europa, gli analisti parlano di “bagno di sangue”. Quello che ha portato New York a perdere 5.600 mila miliardi in due giorni, e l’Europa ad aprire un lunedì nero da profondo rosso.
Con tutte le incognite sulle reazioni dei mercati nei prossimi giorni, sulle possibili trattative per mitigare le tariffe commerciali e quelle per evitare contromisure, il crollo delle borse per i dazi di Trump si inserisce sicuramente tra i peggiori crolli della storia moderna. Negli ultimi 100 anni, dall’inizio della Grande Depressione a oggi ci sono stati almeno altri cinque momenti che hanno segnato le borse. E plasmato anche gli eventi successivi.
2020: il Covid ferma il mondo
Il 12 marzo 2020 l’Organizzazione mondiale della sanità dichiara ufficialmente la pandemia di Covid-19. L’infezione diventa un problema mondiale. I mercati registrano quel giorno uno dei loro peggiori “giovedì neri”. Parigi (-12%), Madrid (-14%) e Milano (-17%), cali record per quelle piazze. A Londra (-11%) e New York (-10%) è stato il peggiore dal crollo dell’ottobre 1987. Le Borse hanno sofferto ulteriormente nei giorni successivi. Il 16 marzo gli indici statunitensi sono scesi di oltre il 12%.
2008: la crisi dei subprime
Tra il 2006 e il 2013 si snoda la Grande Recessione che ha segnato la seconda metà degli anni Dieci e ha avuto un forte impatto sullo sviluppo delle relazioni internazionali. Negli Stati Uniti iniziano a perdere valore i mutui subprime. La fragilità svela la debolezza dei mercati che tra gennaio e ottobre del 2008 perdono tra il 30 e il 50%. La crisi finanziaria, culminata nel crollo della banca d’affari Lehman Brothers a settembre, fa precipitare gli Stati Uniti nella recessione. Milioni di americani perdono la casa. E si diffonde in Europa, portando anche alla crisi del debito sovrano di diversi Paesi
2000: la bolla Internet
La bolla speculativa dei titoli internet e delle nuove tecnologie si sgonfia. Dopo aver raggiunto il massimo storico di 5.048,62 punti il 10 marzo, l’indice Nasdaq, che comprende i titoli internet e tecnologici, è sceso del 27% nelle prime due settimane di aprile e del 39,3% sull’anno. Questo crollo ha avuto ripercussioni su tutti i mercati legati alla new economy.
1987: il precedente crollo dell’IT
Un altro “lunedì nero” sui mercati. Lunedì 19 ottobre, a seguito di un grave deficit commerciale e di un aumento dei tassi di interesse di riferimento da parte della Bundesbank, il Dow Jones crolla del 22,6% in un solo giorno a Wall Street. Anche altri mercati azionari hanno subito pesanti perdite. Si tratta del primo crollo dell’era informatica, soprannominato “lunedì nero”.
1929: il crollo di Wall Street
Il primo giovedì nero dei mercati dà anche avvio alla Grande Depressione. L’inflazione esplode in tutto il mondo, condannando alla povertà milioni di famiglie. Giovedì 24 ottobre 1929 l’indice Dow Jones perse oltre il 22% all’inizio delle contrattazioni, ma limitò il calo al 2,1% alla chiusura. Il 28 ottobre il calo fu del 13% e il 29 ottobre del 12%. Questa crisi ha segnato l’inizio della Grande Depressione negli Stati Uniti e di una crisi economica globale.