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 2025  aprile 07 Lunedì calendario

Musk contro i dazi. E su “X” posta la parabola della matita del liberista Milton Friedman

Per la seconda volta in pochi giorni, Elon Musk si schiera contro i dazi, in un apparente dissenso dalla guerra commerciale scatenata da Donald Trump. Sabato il tycoon della Tesla e di Space X aveva dichiarato che Europa e Stati Uniti dovrebbe arrivare a una situazione di “zero tariffe doganali”, creando una “zona libera commerciale” e auspicando perfino libertà di immigrazione per i lavoratori americani in Europa e viceversa, affermando: “Questo è stato certamente il mio consiglio al presidente”. Oggi l’uomo più ricco del mondo è tornato sull’argomento, postando sul proprio profilo, sul social X, un vecchio video di Milton Friedman, uno dei più fervidi sostenitori del libero mercato, in cui il celebre economista, scomparso nel 2006, illustrava la necessità di avere commerci senza barriere.
Nel video, Friedman, che nel 1976 vinse il premio Nobel per l’economia e negli anni Ottanta è stato il teorico del neoliberismo di Reagan e di Margaret Thatcher, tiene in mano una matita e spiega da dove vengono le varie parti con cui è stata prodotta. “Una persona sola non può fabbricare questa matita”, afferma l’economista. “Vi sembra una strana dichiarazione? Niente affatto. Il legno viene da un albero tagliato nello stato americano di Washington. Per tagliare l’albero ci è voluta una sega. Per fare la sega ci è voluto l’acciaio. La grafite della punta penso che venga da qualche miniera in Sud America. La gomma per cancellare viene probabilmente dalla Malesia, il cinturino metallico o la vernice gialla o la colla che tiene tutto insieme, non ho la minima idea da dove vengano. Quello che intendo è che non una sola persona bensì letteralmente migliaia di persone hanno collaborato per costruire questa matita.
Persone che non parlano la stessa lingua, che non hanno la stessa religione, che magari si odierebbero gli uni con gli altri se si incontrassero. Cosa li ha portati a lavorare insieme per fare una matita che voi potete comprare per pochi soldi? Nessun ordine dall’alto di qualche commissario governativo. È stata la magia del sistema dei prezzi. Ecco perché il libero mercato è così essenziale, non solo per promuovere efficienza economica ma ancora di più per favorire pace e armonia tra i popoli della terra”.
Nel suo post su X, il social di cui è proprietario, Musk non fa commenti, ma il messaggio non potrebbe essere più chiaro: gli aumenti dei dazi che stanno facendo crollare le Borse e alimentano rischi di recessione in America e altrove, evidentemente non gli piacciono. Al protezionismo vecchia maniera di Trump, preferisce chiaramente il liberismo di Reagan, e utilizza il video di Friedman per argomentare il perché. Del resto, anche le sue aziende rischiano di pagare la guerra commerciale. Resta da vedere se una presa di posizione così netta contro la politica del capo della Casa Bianca anticiperà un suo abbandono del ruolo di capo dell’Efficienza Governativa, che secondo le indiscrezioni circolate recentemente non durerà a lungo e potrebbe anzi finire molto presto.