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 2025  aprile 07 Lunedì calendario

Salvini vuole tornare al Viminale? Porte chiuse da Fdi, Forza Italia e pure Lupi: “Si occupi del Ponte sullo Stretto”

Matteo Salvini vuole tornare al Viminale, ma il resto del centrodestra non la pensa allo stesso modo. Nel day after della riconferma del segretario alla guida della Lega, nella coalizione di governo le porte a un eventuale avvicendamento al vertice del ministero degli Interni rimangono chiuse. Nessuno usa toni duri, ma il senso delle dichiarazioni è abbastanza netto e segue sempre lo stesso spartito: non ha senso sostituire Matteo Piantodosi con Salvini, che da titolare delle Infrastrutture deve occuparsi di questioni importanti come il Ponte sullo Stretto.
Il no di Urso: “Piantedosi efficace” – La pensa in questo modo, per esempio, Adolfo Urso, ministro delle Imprese ed esponente di Fdi, che definisce l’operato dell’attuale inquilino del Viminale, come “straordinariamente efficace“. “Abbiamo sicuramente un’attività estremamente importante e significativa ed efficace del ministro Piantedosi e un’altra attività estremamente importante ed efficace del ministro Matteo Salvini”, ha aggiunto poi Urso. “E quindi riteniamo – ha continuato – che sia questa attività che è positiva per quanto riguarda, per esempio, il contrasto alla criminalità e all’immigrazione clandestina, sia l’attività del ministro delle infrastrutture e trasporti Matteo Salvini che ha rimesso in campo, per esempio, un’opera strategica per il nostro paese come il ponte sullo stretto di Messina debba essere portata a compimento”. Nei ranghi di Fratelli d’Italia si espone anche Francesco Filini: “Credo che sia legittimo che ognuno provi a portare avanti le sue aspirazioni ma io credo che la questione non sia nemmeno sul tavolo”, dice al programma Start di Sky Tg24. “Non mi pare – ha proseguito – che Piantedosi sia interessato a correre in Campania ma soprattutto abbiamo già un grandissimo ministro dell’Interno, di cui siamo molto soddisfatti, e non ci sono le motivazioni e le condizioni per sostituire Piantedosi a oggi. Salvini ha fatto già il ministro dell’Interno, lo ha fatto discretamente in una stagione fallimentare quando ha governato con il Movimento Cinque Stelle. Oggi fa il ministro dei Trasporti, credo debba portare avanti il programma. C’è un ponte da costruire tra l’Italia e la Sicilia e spero che Salvini continui a fare il suo lavoro che sta facendo benissimo”.
Forza Italia: “Realtà diversa da aspirazioni” – Simile il commento di Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati. “Il governo – sostiene – sta lavorando bene e la sfida del cambiamento deve essere vinta collegialmente da tutto il centrodestra, per questo cambiare squadra oggi non avrebbe senso. Piantedosi sta facendo bene e Salvini deve poter portare a termine alcune sfide fondamentali come il ponte sullo Stretto”. Più netta l’opinione di Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera. “La situazione internazionale è delicata. Capisco le legittime aspirazioni, ma il Paese viene prima. Una cosa è l’auspicio, un’altra la realtà“, dice in un’intervista al Corriere della Sera. Ieri Salvini aveva annunciato ai suoi l’intenzione di voler parlare con Giorgia Meloni per discutere dell’ipotesi Viminale. “Non credo che lei ne sia contenta. E in un momento difficile per immigrazione e sicurezza non si possono aprire crepe sulla credibilità”, aggiunge Barelli. Che poi elogia l’attuale ministro dell’Interno: “Piantedosi è un tecnico molto esperto, voluto dalla Lega. Uno dei ministri migliori. Guai a generare dubbi di inadeguatezza”. E aggiunge che Salvini “ha già un ministero di grande responsabilità, che dovrà gestire gran parte dei fondi Pnrr. Non vedo la necessità di rimescolare le carte”.
Pd e M5s: “Salvini scappa” – Il tentativo di trasloco di Salvini provoca reazioni anche nell’opposizione. “Mentre si rincorrono gli allarmi per l’effetto dei dazi di Trump, le Borse bruciano i risparmi di centinaia di migliaia di cittadini e si affaccia l’ipotesi di recessione internazionale, nel governo si litiga per le poltrone. Il ministro dei Trasporti, evidentemente pago dei ‘successi’ ottenuti fino ad ora, pretende di trasferirsi al Viminale licenziando l’attuale titolare Piantedosi. Un governo in ostaggio degli appetiti di Salvini”, dice Anna Ascani, vicepresidente della Camera ed esponente del Pd. “Salvini tenta la mossa disperata del ‘fugone’ al Viminale per scappare da due anni e mezzo di operato tragico sul fronte dei trasporti. Anche oggi sull’Alta Velocità siamo all’armageddon, con mezzo Nord paralizzato e convogli tra Milano e Bologna dirottati in mezzo alle littorine sulla linea lenta, con ritardi medi superiori alle due ore. Non citiamo poi i disagi sulle linee dei pendolari, perché sarebbe vilipendio di cadavere. Salvini per i trasporti italiani è stato una sorta di sicario: le ha sbagliate tutte”, scrive in una nota il capogruppo M5s in commissione Trasporti alla Camera Antonino Iaria.”In pratica Salvini scaccia Piantedosi dal Viminale e prepara il Papeete 2 – la vendetta: una risposta a chi dice che il governo Meloni è compatto, è stabile e non litigioso”, sintetizza invece il segretario di Più Europa Riccardo Magi.