Libero, 5 aprile 2025
L’asta per Sanremo parte a 6,5 milioni
Il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta della Rai in merito alla sentenza del Tar della Liguria, che lo scorso dicembre ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto alla TV di Stato dell’organizzazione del Festival di Sanremo. Nessuna sospensione dell’efficacia della sentenza, dunque. È quanto si apprende in un’ordinanza del Consiglio di Stato, al quale la Rai si era rivolta. Nell’atto si rileva che «la già intervenuta fissazione dell’udienza di merito per il prossimo 22 maggio 2025 esclude ragioni di periculum in mora»; ovvero, non ci sono ragioni e/o danni per sospendere la sentenza in atto. Inoltre, «le deduzioni cautelari da ultimo svolte dall’istante attengono principalmente alle specifiche modalità con cui il Comune ha inteso dare esecuzione alla sentenza»; vale a dire che la Rai contesta più che altro l’operato della giunta di Sanremo, che non a caso ha già approvato il bando per l’assegnazione del Festival.
Il 22 maggio l’udienza di merito. I parametri principali della manifestazione di interesse prevedono una base d’asta fissata a 6,5 milioni di euro, più l’1% sui ricavi, il vincolo su almeno tre edizioni consecutive della kermesse e la possibilità di rilancio annuale fino ad un massimo di cinque edizioni.