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 2025  aprile 05 Sabato calendario

Il turismo su 2 ruote al traguardo dei 10 miliardi

Da passione a stile di vita per gite e vacanze sui pedali. Il cicloturismo piace e in Europa conquista milioni di persone che sanno di trovare in Italia centinaia di chilometri di piste lungo litoranee e laghi, borghi e traguardi sportivi, storico-artistici, enogastronomici con sfondi unici. Tutti fattori che nel 2024 hanno fatto raggiungere al cicloturismo 89 milioni di presenze, con un +54% sull’anno precedente. Presenze che hanno alimentato un business che ha sfiorato i 9,8 miliardi di euro. Dopo anni di costante crescita ecco che gli adepti del cicloturismo rappresentano circa il 10% delle presenze turistiche di cui circa la metà millenial, tra i 30 e i 44 anni d’età. Una domanda potenzialmente alto-spendente con una situazione economica dichiarata almeno medio-alta in oltre la metà dei casi. È quanto rivela la quinta edizione del rapporto «Viaggiare con la bici 2025» realizzato da Isnart-Unioncamere per l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio in collaborazione con Legambiente.
«La crescita del cicloturismo nel nostro paese è oramai costante e non dovrebbe più sorprendere – dice Loretta Credaro, presidente di Isnart -. È un prodotto certamente scelto dagli appassionati, ma sempre più esperienza turistica trasversale in grado di attrarre un pubblico più ampio. Un fenomeno che Isnart monitora già da alcuni anni e che sta assumendo un crescente valore in termini di riorientamento dei flussi turistici verso borghi e aree interne, ingenerando nuove occasioni di crescita economica, di lavoro ed anche di riqualificazione di tante strutture e beni dismessi che, grazie a questa nuova domanda, stanno riprendendo vita, dal Nord al Sud del paese».
Per mettere a terra tutte le potenzialità servirebbe un gioco di squadra, una politica coordinata a livello nazionale che valorizzi il cicloturismo. Secondo il rapporto si dovrebbe continuare ad investire per aumentare la sicurezza di chi pedala, sia attraverso coerenti interventi normativi che azioni di sensibilizzazione culturale. Investire risorse adeguate sul Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche e velocizzare l’iter per la definizione della figura della guida cicloturistica, armonizzando le norme regionali.
«Abbiamo voluto dedicare una sezione del Rapporto – aggiunge Sebastiano Venneri, responsabile Turismo di Legambiente – al racconto di una serie di nuove iniziative imprenditoriali generate dal cicloturismo e che hanno portato buona economia nelle aree interne del Paese. Dalla Liguria alla Sicilia abbiamo scovato numerose realtà che hanno permesso a tanti giovani di restare, in alcuni casi di tornare, mettere su famiglia e impresa in contesti segnati dal declino demografico: un bellissimo segnale di rinascita socioeconomica che vede nella bicicletta la protagonista assoluta».
L’identikit
Il cicloturista ha un’età media compresa tra i 30 e i 44 anni (nel 47,7% dei casi), cui si aggiunge una quota del 35,4% di appartenenti alla generazione X (dai 45 ai 60 anni), caratterizzati da una maggiore capacità di spesa rispetto ai giovanissimi. Più di 1 cicloturista su 3 viaggia in coppia (36,7%), il 31,1% in solitaria e il 27,5% con amici. Il 63,1% dei turisti è influenzato da internet per organizzare e realizzare la vacanza su due ruote: di questi, il 79,9% sceglie sulla base delle info on line, il 39,3% per le offerte del web, il 34,6% si “orienta” sui social e il 18,9% consulta siti e blog specializzati. Non c’è solo la voglia di mettersi in movimento perché il 44,6% dei cicloturisti indica la ricchezza del patrimonio artistico e culturale come principale motivazione di scelta della destinazione dopo lo sport. Segue un 33,1% che sceglie per la facilità di raggiungimento e un 30,7% alla ricerca di momenti di relax.
Appassionati con interessanti profili di spesa. La spesa media pro capite giornaliera dei cicloturisti in Italia per l’alloggio, che quella per le spese “altre” a destinazione, esclusi viaggio e pernottamenti, mentre risultano in aumento le spese sul territorio effettuate dagli stranieri passate a 132 euro nel 2024 dai 104 nel 2023. Per l’alloggio, si prediligono gli hotel (per il 53,1%) e i B&B (19,5%). Il tutto porta a buon giudizio dei cicloturisti sull’esperienza: si oscilla tra il 7 e l’8, su un massimo di 10 punti e le voci più apprezzate risultano essere «qualità del mangiare e del bere» e «cortesia ed ospitalità della popolazione locale» che ottendono un 8/10. Tra le voci migliorabili ci sono «l’efficienza dei trasporti locali» che ottiene un 7 e una «offerta culturale integrata per l’utenza cicloturistica» (7,6)
Dall’analisi della domanda cicloturistica lungo 10 ciclovie e ciclo-itinerari di Lombardia, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Campania, Calabria e Puglia, emergono alcune elementi e aree di miglioramento che forniscono interessanti spunti di policy: gli ampi margini per attirare quote crescenti di utenza internazionale attraverso azioni promozionali di sistema; la necessità di investire in sicurezza e nella qualità e manutenzione continua della rete con il miglioramento della segnaletica, incremento dei punti informativi, punti di noleggio bici, accessori e per l’assistenza tecnica qualificata.