corriere.it, 4 aprile 2025
Papa Francesco, il bollettino: «Altri lievi miglioramenti nella voce e nella mobilità». E potrebbe mostrarsi per l’Angelus
Papa Francesco, rientrato in Vaticano lo scorso 23 marzo dopo il lungo ricovero al Gemelli, sta seguendo «la terapia farmacologica e le fisioterapie respiratoria e motoria con regolarità, e dedicando molto tempo alle cure». Lo fa sapere la sala stampa della Santa Sede che conferma, come già, la scorsa settimana, «lievi miglioramenti nella voce e nella mobilità». Francesco si è sottoposto nei giorni scorsi alle analisi del sangue, che hanno rilevato valori nella norma, e anche a una lastra toracica, che ha evidenziato un ulteriore miglioramento del quadro infettivo polmonare. E il prossimo Angelus potrebbe «svolgersi in modalità differenti» rispetto ai precedenti, in cui è stato diffuso solo il testo scritto da lui: Francesco potrebbe anche apparire in collegamento video. Oppure affacciarsi, anche solo per un saluto e una benedizione, dalla finestra dello studio privato del Palazzo Apostolico.
«La voce non è mai andata via del tutto»
Come spiega Vatican News, il Papa è ancora sottoposto all’ossigenazione, con quella ad alti flussi concentrata nelle ore notturne e in caso di bisogno, mentre normalmente porta le cannule nasali «che in alcuni momenti può togliere per breve tempo». Per il resto, «la voce non è mai andata via del tutto. C’è sempre stata. Ha avuto un abbassamento, un affaticamento dovuto alla polmonite, che ora migliora». La sala stampa della Santa Sede aggiunge anche che il Papa «mangia normalmente» in forma «solida».
Il lavoro alla scrivania, per Pasqua «ancora prematuro parlarne»
Francesco può lavorare alla scrivania, alternando all’esame dei documenti inviati dai Dicasteri, momenti di riposo e preghiera. Per la mobilità, seppure migliorata, ha sempre bisogno dell’assistenza. Ogni mattina celebra la Messa nella cappellina privata del secondo piano di Casa Santa Marta. Non può ancora ricevere visite ed è assistito «per tutto il tempo necessario» dal personale medico e sanitario, quello della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano e anche del Policlinico Gemelli. In pratica non resta mai da solo, con lui ci sono sempre i collaboratori più stretti e i segretari particolari. Per quanto riguarda l’ormai prossima Pasqua, è «prematuro» dire se potrà prendere parte pubblicamente, anche solo per la tradizionale benedizione «Urbi et Orbi» della domenica. Di certo, essendo anche lui malato, non celebrerà al Giubileo degli ammalati in programma per questo fine settimana.