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 2025  aprile 03 Giovedì calendario

Lega, così cambierà lo statuto. E Salvini va da Bossi per la «pace»

Una visita di cortesia ma anche un gesto dal valore simbolico. Un messaggio alla Lega che sabato e domenica si ritrova a congresso a Firenze. Lunedì pomeriggio Matteo Salvini, accompagnato da Roberto Calderoli, ha fatto visita a Umberto Bossi nella sua casa di Gemonio. Una chiacchierata di un’ora, per superare la freddezza e qualche stoccata indiretta dei mesi scorsi, ma soprattutto per coinvolgere il fondatore del Carroccio nel progetto di rilancio che vedrà nell’assise toscana anche un intervento sullo statuto per adeguare l’assetto di vertice del partito. Bossi ha gradito la visita e si è detto dispiaciuto di non poter intervenire al congresso per le sue precarie condizioni fisiche. E ha manifestato apprezzamento per l’impegno di Salvini nel governo.
Il segretario uscente, e unico candidato per il nuovo mandato, vuole presentarsi a Firenze alla guida di un partito unito (anche se i brontolii non mancano) che vuole riconquistare i consensi dei tempi d’oro. Gli ultimi sondaggi sembrano confortare la linea pacifista e trumpiana. Il coinvolgimento di Bossi è un messaggio a quella parte del partito che chiede di non perdere l’ancoraggio al territorio e di portare a casa gli storici cavalli di battaglia, prima di tutto l’Autonomia differenziata.
L’obiettivo del più ampio coinvolgimento potrebbe passare anche da una mossa che al momento l’entourage del leader leghista definisce una semplice «suggestione» ma che potrebbe concretizzarsi nella seconda parte dell’anno. Già provvidenziale per le sorti elettorali del Carroccio con quelle 500 mila preferenze e oltre conquistate alle elezioni europee del giugno di un anno fa, per Matteo Salvini è arrivato il tempo di coinvolgere ancor di più, dandogli anche una veste «istituzionale», il generale Roberto Vannacci. L’ipotesi che circola è quella di affidargli una vicesegretaria, affiancandolo ai tre già in carica: il lombardo Andrea Crippa, il veneto Alberto Stefani e il laziale Claudio Durigon.
Sulla carta, la strada per arrivare alla nomina passa da una modifica dello statuto, forse la più importante tra le diverse studiate da una commissione ad hoc coordinata da Roberto Calderoli e che saranno messe ai voti al congresso di sabato e domenica. L’articolo 13 contiene due importanti novità: una riguarda il segretario federale, il cui incarico durerà non più 3 ma 4 anni; l’altra, prevede che i vicesegretari possano essere fino a 4 (ora sono 3). Con una specifica non banale: i vice dovranno essere scelti tra i soci ordinari militanti «appartenenti a 4 articolazioni territoriali regionali diverse».
Il passaggio per cui si sta preparando il terreno dal punto di vista formale (ma c’è chi ventila, come alternativa, un incarico da coordinatore regionale della Lega Toscana), non avverrà comunque nel congresso fiorentino. Anche perché Vannacci al momento non è ancora iscritto alla Lega. E non è detto nemmeno partecipi al congresso. A domanda specifica, il generale ha risposto con un «vedremo» tutto da interpretare.
I 700 delegati al congresso saranno chiamati ad altre modifiche dello statuto non secondarie. Una riguarda l’articolo 9 che regola il Consiglio federale. Sarà composto da 22 membri ma rispetto al passato viene cassato il requisito degli «almeno 5 anni consecutivi di militanza». Una modifica che mira a far entrare nell’organismo anche figure che si sono iscritte in tempi recenti alla Lega «nazionale».