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 2025  aprile 03 Giovedì calendario

ll governo regala armamenti ai filorussi del Niger, il Pd: “Faremo un esposto alla Corte dei conti”

Via libera dal centrodestra nelle commissioni Esteri e Difesa alla Camera al decreto di sostegno militare al Niger. Nonostante adesso al governo del paese africano vi sia una giunta golpista filorussa che ha scalzato quella filo occidentale sostenuta dalla stessa Italia e dalla Francia. “Un fatto grave, non si può finanziare un governo che non è nemmeno riconosciuto dal nostro Paese”, dice il deputato dem Enzo Amendola. L’opposizione, Avs, M5s, Azione e Pd, ha votato contro il decreto.
Tutto nasce comunque da un decreto presentato da Palazzo Chigi. Sulla carta si tratta di una seconda tranche di aiuti militari all’interno di un accordo con il Niger firmato nel 2017 quando al governo c’era Bazoum, sostenuto da diversi paesi europei e dagli Usa. Il governo Meloni vuole dare adesso circa 250 paracadute alle forza armate del Niger per un valore di 600 mila euro. Peccato però che la scorsa estate in Niger ci sia stato il golpe. E nella stessa relazione allegata al decreto si legge che «lo scorso 10 aprile sono arrivate a Nimaey le prime truppe russe»: «Nonostante – continua il documento alla Camera – la modesta entità del contingente russo per ora dislocato nell’aeroporto della capitale, non è da escludere che possa trattarsi dell’avanguardia di un nuovo partnernariato strategico con Mosca. Il cambio di regime offre alla Russia l’opportunità di consolidare la proprio influenza nell’area saheliana».
Ieri nelle commissione Esteri e Difesa il decreto è stato approvato e adesso andrà al vaglio dell’Aula. Il Partito democratico annuncia un esposto per danno erariale: “Il governo e la maggioranza, ignorando ogni vincolo normativo, foraggiano con armamenti il regime golpista del Niger, in palese violazione della legge italiana e delle normative militari, un governo peraltro che lo Stato italiano, come riportato nella relazione, neanche riconosce”, dicono i componenti democratici delle commissioni Difesa e Esteri della Camera dei Deputati in una nota congiunta. “Siamo davanti a una situazione molto grave”, proseguono ancora i parlamentari dem constatando quella che, a loro avviso, configura una “palese violazione della legge” contro la cessione di armi a Paesi non ufficialmente riconosciuti e con i quali i rapporti di partenariato sono stati interrotti, come avvenuto con il Niger dopo il colpo di Stato del 2023. Il Partito Democratico “proseguirà questa battaglia fino a coinvolgere tutte le autorità giurisdizionali competenti, compresa la Corte dei Conti, per verificare la legalità dell’operazione e l’eventuale spreco di risorse pubbliche”.
Proteste anche da Avs: “Il problema non sono i 220 paracaduti o i 250 elmetti in kevlar abbinati agli altrettanti giubbotti antiproiettili, abbiamo votato contro la cessione gratuita di armi alle forze armate della Repubblica del Niger, perché dal 2017 – anno degli accordi col Paese – la situazione politica è radicalmente cambiata”, dice il vicecapogruppo di Avs alla Camera, Marco Grimaldi.