repubblica.it, 3 aprile 2025
Kiev, corruzione alla Difesa: patate al prezzo di frutti di bosco
Un nuovo scandalo di prezzi gonfiati imbarazza il ministero della Difesa ucraino. Si tratta di una storia che risale ai primi due anni di guerra ma i cui dettagli emergono solo ora. L’ufficio anti-corruzione ucraino (Nabu) e la Procura anticorruzione (Sapo) hanno denunciato ieri uno schema di corruzione per un totale di oltre 16 milioni di euro in fondi sottratti durante l’approvvigionamento alimentare per le forze armate nel 2022-2023. Il sistema coinvolgeva un funzionario del Ministero della Difesa e fornitori affiliati.
Le accuse e i responsabili
Sono state presentate accuse contro un ex capo di un dipartimento del Ministero della Difesa, il proprietario di una società di fornitura affiliate, due dirigenti aziendali e un altro individuo che hanno preso parte all’appropriazione indebita di fondi statali durante l’approvvigionamento alimentare per le Forze Armate dall’inizio dell’invasione russa. L’inchiesta ha svelato che nel 2022-2023, le scorte di cibo per i militari venivano organizzate tramite “kit alimentari” pre-assemblati selezionati da un catalogo di 409 articoli. Tuttavia, solo il 10% di quei prodotti, come verdure, cereali, carne e acqua, venivano ordinati regolarmente. Il resto, tra cui spezie o frutti di bosco, venivano ordinati raramente o mai a causa della loro natura stagionale.
"Questo sistema ha permesso ai fornitori di manipolare i prezzi, gonfiando artificialmente il costo dei prodotti ad alta richiesta e abbassando i prezzi dei prodotti impopolari o stagionali (come ciliegie o albicocche in inverno)”, si legge nel comunicato del Nabu. “A prima vista, non ci sono state violazioni, poiché il prezzo totale del kit è rimasto invariato. Tuttavia, le patate, fornite in migliaia di tonnellate, costavano una fortuna, mentre le bacche e la frutta di stagione, che venivano ordinate raramente, avevano un prezzo di pochi centesimi."
Tra agosto e dicembre 2022, due società sotto un unico proprietario hanno guadagnato oltre 16 milioni di euro di profitti in eccesso utilizzando questo schema. Parte dei fondi è stata poi convogliata sotto le mentite spoglie di dividendi e aiuti finanziari a società collegate. Gli inquirenti sospettano che il denaro sia stato utilizzato per acquistare hotel in Croazia e altre proprietà. La corruzione è stata resa possibile da un funzionario del Ministero della Difesa che avrebbe ignorato i prezzi anomali elencati nel catalogo durante la firma dei contratti.
Una storia che si ripete
Il caso fu portato alla luce per la prima volta dal media ZN.ua che già nel gennaio 2023 aveva denunciato che le forze armate stavano comprando scorte alimentari a tre volte i prezzi dei negozi della capitale. A firmare il contratto, secondo quanto emergeva dall’inchiesta di allora, era stato Bohdan Khmelnytskyi responsabile degli appalti del Ministero della Difesa. Lui stesso era già stato protagonista di uno scandalo di corruzione in merito all’acquisto di munizioni per l’esercito. E lo stesso schema è emerso nello stesso periodo per l’acquisto delle uniformi militari.
La denuncia giornalistica aveva causato enorme indignazione in particolare per il dato delle “Uova a 33 centesimi”, quando il prezzo normale è un terzo. All’epoca, il ministro della Difesa Oleksii Reznikov (poi destituito proprio per corruzione) parlò di “manipolazione” e “informazioni fuorvianti”, e negò ogni illecito. In seguito ammise in un’intervista con Ukrainska Pravda di aver reagito in modo impulsivo. Il vice ministro della Difesa Viacheslav Shapovalov si dimise il 24 gennaio in mezzo allo scandalo, e Khmelnytskyi fu licenziato dal suo incarico di capo del dipartimento degli appalti il giorno seguente. Il Primo Ministro Denys Shmyhal ordinò in seguito una riforma del sistema di appalti per le Forze Armate, richiedendo la divulgazione dei prezzi per cibo e beni.