il Fatto Quotidiano, 30 marzo 2025
“Io preso di mira dai gruppi degli esorcisti. Non sanno che Ratzinger mi ringraziò…”
Clemente Mastella anticattolico, amico delle tenebre e del male. Fa già sorridere così.
“Io che quando Prodi voleva far approvare i Dico (la prima legge sulle coppie di fatto, ndr) minacciai di far cadere il suo governo, e Papa Ratzinger mi telefonò per ringraziarmi…”
A Benevento, dove l’ex ministro è sindaco da nove anni, non si parla d’altro che dell’anatema lanciato dall’associazione internazionale degli esorcisti. La sigla che raggruppa chi lotta contro il demonio, fondata oltre trent’anni fa dall’esorcista più famoso della storia, padre Gabriel Amorth, accusa Mastella di essere “contrario al cristianesimo e di incoraggiare la stregoneria”. Addirittura. La sua colpa? Aver ospitato “guarda caso in concomitanza dell’equinozio”, l’evento ‘Janara-Le streghe di Benevento’, e un convegno con tutti i sindaci delle “città delle Streghe” (Rifreddo, Triora, Castel del Monte, Uggiano, persino l’americana Salem). Puro merchandising nel solco della tradizione popolare della città sannita come luogo privilegiato delle streghe che si radunano di notte sulle rive del fiume Sabato.
Mastella, dalle belle parole del Papa agli strali degli esorcisti.
Pura barbarie teologica.
Lei, leggo dal loro comunicato, avrebbe fatto “divertire la popolazione, bambini e adolescenti inclusi, con tematiche appartenenti al mondo del male, dei malefici, dell’orrido e del macabro”.
Pensi che avevamo invitato anche due professori di Storia del cristianesimo.
Come nasce secondo lei questa polemica?
Non conoscono la tradizione di Benevento città della stregoneria e forse non conoscono nemmeno la geografia, non sanno nemmeno dove stiamo, siamo forse troppo al Sud per loro. Abbiamo solo tradotto questa leggenda in un’iniziativa operativa, per dare una mano all’economia locale e mi ritrovo additato come amico del diavolo.
Si stenta a prendere sul serio questa cosa.
Ricordo la telefonata di papa Ratzinger che era preoccupato per la deriva potenziale dopo le leggi approvate in Spagna. Gli dissi: ‘Per i valori in cui credo sono pronto a dimettermi da ministro’. E suggerii a Prodi di non far intervenire il governo, di lasciare il dibattito alle sole aule parlamentari.
Anche con le streghe non si deve scherzare, però.
Da cattolico sono ben altre le diavolerie che mi preoccupano, e i mercanti che profanano il Tempio. E poi parlare delle streghe nel nostro contesto significa anche raccontare il riscatto e la forza di tante donne ingiustamente perseguitate nei secoli.
Proprio l’altroieri lei aveva soccorso un barbone che si era sentito male per strada.
Io sono questo. La mia linea è samaritana.
I cattolici possono stare tranquilli con lei.
Ma dico no a cupi residui integralistici, di cui la stessa cultura cattolica si è liberata da tempo.