Il Fatto Quotidiano, 30 marzo 2025
Visibilia di nuovo nei guai: alt alla vendita in Svizzera
La “Consob” svizzera blocca la cessione del gruppo Visibilia dalle mani di Daniela Santanchè agli ignoti investitori celati dietro la società Wip Finance di Lugano. L’ultimo guaio, per la ministra del Turismo del governo di Giorgia Meloni, stavolta non arriva dalle aule di tribunale milanesi nelle quali l’hanno trascinata gli azionisti di minoranza, inviperiti per il crollo dei loro titoli, o gli ex dipendenti timorosi di finire nei pasticci con l’Inps per la gestione della Cassa Covid. È stata Finma, l’autorità federale elvetica che controlla i mercati finanziari, a far saltare il piano di “seppellire” nelle casseforti degli gnomi svizzeri quel che resta di Visibilia Editore. Al netto di imprevedibili colpi di scena pare così sfumare, almeno per ora, l’incasso per Daniela Santanchè dei restanti 2,1 milioni derivanti dalla cessione del 75% di Athena Pubblicità (l’ex Visibilia Concessionaria controllata dalla ministra) la quale, dopo l’aumento di capitale di dicembre, controlla il 92,7% di Visibilia Editore. Nelle scorse settimane Santanchè aveva già incassato da Wip 600 mila euro, il resto doveva arrivare al closing previsto entro domani.
Ma il 18 marzo la Finma ha disposto il commissariamento di Wip Finance e nominato commissario un avvocato di Lugano: “L’incaricato dell’inchiesta è autorizzato ad agire individualmente per conto della società al posto dei suoi organi”. I due precedenti amministratori, la fiduciaria di origine italiana Jean Lepori Sassu e il suo partner Adamo Trane, sono totalmente esautorati: “Agli organi della società è fatto divieto di agire per la società senza il consenso dell’incaricato dell’inchiesta”. Su quale sia questa inchiesta e da cosa abbia preso le mosse Finma non ha risposto al Fatto. Ma il 27 gennaio e il 3 febbraio Jane Lepori Sassu è stata denunciata alla Procura di Lugano per truffa e in subordine amministrazione infedele e/o appropriazione indebita da Ilenia Napoli, moglie dell’imprenditore Stefano Angi. I due italiani, intervistati da Report, sostengono di essere i reali proprietari di Wip Finance e che Sassu li avrebbe spogliati delle loro azioni contro la loro volontà. Secondo documenti visionati dal Fatto, Lepori e/o un suo delegato a inizio febbraio 2024 avrebbero dovuto partecipare a Dubai a un appuntamento mirato all’eventuale cessione di parte del capitale azionario di Wip Finance a soggetti terzi. Proprio a Dubai, guarda caso, ha sede il fondo Negma che con Visibilia aveva un contratto sulle obbligazioni convertibili. Dubai è anche l’Emirato il cui passaporto veniva sfoggiato da Paola Ferrari, giornalista Rai e socia di Santanchè in Athena Pubblicità.
Dopo il ritiro degli eredi di Luca Reale Ruffino, imprenditore e manager vicino alla famiglia La Russa che nel 2022 aveva rilevato Visibilia Editore ma si è suicidato il 5 agosto 2023, la società quotata a Milano era stata salvata dall’aumento di capitale pagato dalla senatrice di Fratelli d’Italia ma deciso da Maurizio Irrera, il commissario nominato dal Tribunale di Milano. L’alternativa era farla finire in fallimento, con il rischio di indagini per bancarotta. Poi era arrivata la manifestazione d’interesse della sconosciuta Wip Finance, dietro la quale si sarebbe mosso l’imprenditore italiano Altair D’Arcangelo con il ruolo di “consulente”. Ma quali siano i reali proprietari di Wip Finance, a oggi, non è dato sapere.
Quel che si sa, sinora, è che Wip Finance a ottobre ha acquistato l’85% del Chieti Calcio e il 14 dicembre ha firmato un contratto preliminare per comprare per 2,7 milioni da Daniela Santanchè il 75% di Athena Pubblicità, l’ex Visibilia Concessionaria, e a cascata il 92% della quotata Visibilia Editore. Quanto al presunto “cavaliere bianco” di Visibilia, Altair D’Arcangelo, 49 anni, il mediatore d’affari della società svizzera è indagato dalla Procura di Milano e coinvolto in un sequestro di 39 milioni con le accuse di associazione a delinquere, bancarotta, frode allo Stato, riciclaggio e autoriciclaggio, dopo condanne per spaccio, bancarotta e problemi procedurali. Secondo il quotidiano Il Centro del 7 febbraio, la Guardia di Finanza avrebbe iniziato a indagare sulle attività e i flussi di denaro della Wip Finance usati per acquisire il Chieti Calcio. Un intrico al quale ora si aggiunge il commissariamento di Wip.