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 2025  marzo 30 Domenica calendario

Accuse sessiste alle farfalle: Malagò: «Non faccio il giudice». Ma il Coni apre un’inchiesta

«Questa mattina il procuratore generale del Coni Ugo Taucer ha avviato una dinamica sul caso per ciò che riguarda le sue competenze. Sarebbe un errore clamoroso se come presidente del Coni entrassi nel merito della questione». Così ieri si è espresso Giovanni Malagò sull’ennesima bufera che si è abbattuta sulla Federginnastica, rivelata da Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport: la pubblicazione di un’intercettazione (del novembre 2022) tra l’ex presidente Gherardo Tecchi e il suo successore Andrea Facci – all’epoca team manager delle nazionali —, un dialogo a sfondo sessista sull’ex farfalla Ginevra Parrini che in tv aveva difeso le colleghe Anna Basta e Nina Corradini che avevano accusato di maltrattamenti la coach Emanuela Maccarani.
«Poi c’è anche un tema, ovviamente legato a opportunità, aspetti etici e mediatici – ha proseguito Malagò – ma non sono certo io a giudicare da solo: c’è un organismo collettivo con tutto quello che questo implica. Si faranno le giuste considerazioni e valutazioni. A me è sembrato doveroso telefonare al presidente Facci il quale sostiene di aver parlato con l’atleta Parrini e di essersi scusato e di essere stato equivocato».
Il raggio di azione della Procura del Coni su una vicenda del genere è limitatissimo: il prefetto Taucer non può imporre nessuna sanzione ma solo, se lo ritiene, allertare il Garante del Codice di Comportamento Sportivo, ruolo rivestito dall’ex premier Giuliano Amato. In casi di violazione di un principio di non discriminazione o di giudizi o rilievi lesivi della reputazione dell’immagine o della dignità personale (ma solo se espressi in pubblico, non in una conversazione privata) il Garante può censurare o sanzionare il comportamento.
Andrea Facci dovrà vedersela sopratutto con un’eventuale sfiducia del suo Consiglio Federale, composto da dieci membri tutti eletti nella sua lista e, tra loro, da tre ex ginnaste. Nel frattempo, a Desio le otto farfalle azzurre (mancano solo le tre veterane a riposo fino a stasera) si sono allenate regolarmente e martedì verrà presa la decisione se affrontare o meno con una squadra giovanissima la trasferta a Sofia in Coppa del Mondo di metà aprile.
Giovanni Malagò poi ha commentato il «licenziamento» di Maccarani – da lui designata come rappresentante dei tecnici in Giunta Coni nel 2017 – e avvenuto poche ore prima della pubblicazione delle intercettazioni: «Del licenziamento di Maccarani ne ho parlato anche con il presidente Facci. Negli anni tanti presidenti mi hanno chiesto consigli su chi ingaggiare, ho sempre risposto che devono essere loro a prendersi la responsabilità. Se le cose funzionano il merito è tuo, ma se non funzionano sarebbe un errore che il Coni dicesse chi prendere. Si sono assunti questa responsabilità com’è lecito, poi c’è il discorso della forma (del licenziamento, ndr) su cui ognuno dà i suoi giudizi». Malagò è in contatto con Maccarani: «L’ho sentita nei giorni scorsi. Non faccio il giudice, il Coni e lo sport italiano sono riconoscenti al suo percorso come tecnico – ha aggiunto – perché è l’allenatrice più vincente a livello europeo, mondiale e olimpico del nostro Paese. Poi se emergono fatti, che al momento non sono stati comprovati, darò un giudizio con franchezza».