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 2025  marzo 30 Domenica calendario

Antigua e il giallo delle 9 persone scomparse

Orden David, 39 anni. Il 25 gennaio, dopo una serata al casinò, non rientra a casa. Sparito nel nulla. La sua auto viene trovata pochi giorni più tardi, bruciata. Keon Richards, 38 anni. Il 26 febbraio, a fine giornata, lascia l’hotel dove lavora come fattorino. Nessuno l’ha più visto.
C’è chi la definisce una crisi, chi un’epidemia. Sta di fatto che ad Antigua, negli ultimi dieci anni, una ventina di persone sono letteralmente svanite senza lasciare traccia. Nove dal 2023 a oggi, su un’isola che non arriva a 100 mila abitanti. Un numero del tutto sproporzionato rispetto ai casi che si verificano sulle isole vicine, come racconta la Bbc che ha raccolto le testimonianze dei parenti di alcuni di questi «scomparsi». Tra loro Hyacinth Gage, una donna di 74 anni che nel 2019 andò in ospedale per dei controlli e non tornò più a casa. La figlia Patricia, indagando personalmente, è riuscita a risalire all’ultima persona che l’ha vista: un motociclista che dice di averle dato un passaggio. Poi il vuoto. Com’è il vuoto per un’altra persona, che ha preferito restare anonima, e che ha compilato una lista di tutti gli scomparsi (una sessantina, c’è anche un suo parente) e degli omicidi irrisolti (un centinaio, anche in questo elenco un suo parente).
Alle famiglie non resta che farsi forza a vicenda e sperare in qualche sorta di miracolo. Fare da soli, condurre ricerche autonomamente, non è cosa gradita alla polizia. La stessa polizia che, per voce del commissario Everton Jeffers, ammette all’emittente britannica che «non ci sono fondi sufficienti per condurre tutte le indagini» e che «ci sono troppe ipotesi, non possiamo seguire tutte le piste». In effetti, nessuno è in grado di dare un’unica spiegazione a questo mistero. Rapimenti per rifornire una rete di trafficanti di organi? Rivalità tra gang? Riti di iniziazione di bande criminali?
Il fatto che le vittime non appartengano allo stesso gruppo anagrafico – due terzi sono uomini, l’età varia dagli adolescenti agli over 70 – non aiuta. Come non aiuta il fatto che sull’isola non c’è un laboratorio forense, e le analisi dei pochi reperti recuperati – non ci sono cadaveri – devono essere affidate a strutture di altri Paesi.
Persino il governo riconosce che i mezzi a disposizione sono insufficienti. Due settimane fa, dopo l’ennesimo caso – una bambina di 9 anni rapita e uccisa —, le autorità hanno promesso che verrà organizzata una task force dedicata alla ricerca di persone scomparse, e che le forze di polizia verranno affiancate da cani addestrati appositamente. Scelte dovute anche alla sempre minor fiducia che i cittadini nutrono verso gli agenti: «Non ci fidiamo di loro, la corruzione dilaga», denuncia il padre di un 26enne sparito nel 2022. Che ci siano margini di miglioramento lo riconosce per primo Jeffers, anche se sta dalla parte dei suoi sottoposti. Quasi tutti. «Il 90 per cento dei miei poliziotti sono bravi agenti», assicura. Sul restante dieci, però, nessuna garanzia.