corriere.it, 28 marzo 2025
Milano, il Comune sfratta la Lega dalla Galleria: Balenciaga negli ex uffici del Carroccio
Balenciaga e The Bridge sfrattano la Lega. I consiglieri comunali del Carroccio hanno lasciato nei giorni scorsi i loro uffici al primo piano della Galleria Vittorio Emanuele II, sopra gli store di Montblanc e Piumelli, per fare posto ai futuri inquilini del salotto. Un braccio di ferro che termina dopo un anno e mezzo.
Nel 2023 i brand Balenciaga e The Bridge si sono aggiudicati la concessione degli store dove attualmente sono Montblanc e Piumelli e gli spazi al primo piano degli store, utilizzati dai consiglieri della Lega come uffici. I due marchi però non sono ancora subentrati nel salotto milanese. Dietro il ritardo ci sarebbe la resistenza da parte del Carroccio a lasciare gli spazi, destinati a diventare boutique di Balenciaga e The Bridge.
Una situazione che ha messo in imbarazzo Palazzo Marino, tanto che l’assessore al Demanio Emmanuel Conte ha dovuto fare da mediatore per cercare di trovare una soluzione. La vicenda si è complicata ulteriormente quando Sapori d’Italia, società che ha il marchio Piumelli, ha presentato a ottobre ricorso al Tribunale amministrativo regionale facendo sapere che non avrebbe lasciato il negozio a The Bridge fino al trasloco dei consiglieri leghisti.
Alla fine la vicenda si è conclusa con lo stacco delle utenze da parte di Palazzo Marino e il trasloco da parte dei leghisti. Nei giorni scorsi i consiglieri hanno lasciato i propri uffici, trasferendosi al terzo piano sopra il ristorante Savini, con affaccio sull’Ottagono, portando con sé anche l’arredamento dei loro uffici. L’ultimo atto della commedia prevede l’uscita di scena di Montblanc e Piumelli. A quel punto si potrà firmare il contratto con Balenciaga e The Bridge.
Dovendo lasciare il suo spazio, Montblanc ha tutto l’interesse a cercare un nuovo negozio in Galleria. Per questo sfiderà, a colpi di martelletto, il gruppo Damiani. I due brand duelleranno nelle prossime settimane, con un’asta all’incanto, per avere in concessione d’uso per 18 anni uno store di 300 metri quadrati, nati dalla riduzione degli spazi di Rizzoli. In base all’accordo con il Comune, Mondadori Retail resterà in Galleria fino al 2043 ma in dimensioni ridotte. In questi mesi Rizzoli, che riaprirà a breve, ha effettuato dei lavori per lasciare 289 metri quadrati a un nuovo inquilino in Galleria. Resta da attendere poche settimane per sapere quale insegna porterà, tra Damiani e Montblanc, il 44esimo negozio in Galleria. Base d’asta? Si parte da 835 mila euro all’anno di canone di locazione.
La sfida a colpi di martelletto tra Damiani e Montblanc sarà l’ultima prima del letargo che attende la Galleria. La gallina dalle uova d’oro ha fatto crescere da 8 a 80 milioni di euro in 17 anni gli introiti derivanti dai canoni di locazione dei negozi nel salotto milanese. Nei prossimi anni il Comune però non prevede nuove aste all’incanto per gli spazi ai piani bassi dell’Ottagono, riprenderanno a partire dal 2030, anno in cui scadranno la maggior parte delle concessioni degli spazi nell’Ottagono e il Comune potrà nuovamente procedere alla loro riassegnazione.
Pertanto nella strategia di «valorizzazione» della Galleria, Palazzo Marino ha iniziato a mettere a gara anche gli spazi ai piani alti dell’Ottagono, con l’ottica di avere nuove risorse per le proprie casse. Si è conclusa a novembre l’asta per sei lotti ai piani superiori. Canone annuo: 2 milioni e 600 mila euro. I locali diventeranno spazi lounge e servizi legati al mondo della ricezione.