corriere.it, 28 marzo 2025
Vince 88 milioni al Superenalotto, l’«ormai» ex moglie vuole metà dei soldi: «Siamo ancora in comunione dei beni»
Mentre si sta separando dal marito scopre che lui ha vinto 88 milioni di euro al Superenalotto. La donna, una 45 enne di Rovigo, si rivolge subito al suo avvocato, pretendendo metà della fortunata somma. Se infatti la dea Fortuna è cieca, questa «quasi» ex moglie, al contrario, ci ha visto benissimo.
La corsa dall’avvocato
La donna, sposata con un camionista cinquantunenne di Napoli in fase di separazione per un presunto tradimento subito, pochi giorni fa, legge per caso un messaggio che l’uomo ha inviato alla sorella dove confida di avere centrato, il 20 marzo scorso, un jackpot da ben 88 milioni di euro al Superenalotto con un biglietto acquistato a Roma, sulla strada Giustiniana. Lui, per altro, non aveva informato la moglie della fortunata vincita. Incredula ma entusiasta della scoperta, la donna corre dal suo legale Francesco Di Giovanni del Foro di Roma per capire se le sarebbe spettata almeno una parte della cospicua somma.
Le sentenze e i precedenti
Per il legale non ci sono dubbi: «Gli 88 milioni vinti dal marito vanno divisi a metà». «La separazione è ancora in corso e i coniugi sono in comunione dei beni – spiega l’avvocato che ora si sta occupando della milionaria separazione – le sentenze della Cassazione parlano chiaro: le vincite rientrano nella comunione legale dei beni anche se la giocata è stata effettuata con il denaro personale di uno dei due».
I 44 milioni
Dunque la moglie, di professione estetista a domicilio, ora chiede al marito neo milionario metà della vincita, oppure un assegno di 5 mila euro al mese a vita. «Una parte spetta alla mia cliente – conclude il legale – la comunione dei beni lo prevede. Quanto sarà il giudice a stabilirlo, ma la metà è la cifra (44 milioni ma saranno di fatto meno al netto delle tasse sulle vincite, ndr) che prevede la legge».