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 2025  marzo 28 Venerdì calendario

Omar Pedrini: «Quattro giorni in coma dopo l’ultimo intervento al cuore, al risveglio ho chiesto il risultato dell’Italia»

Una festa del papà da incubo. Lo scorso 19 marzo, Omar Pedrini si è sottoposto a un intervento chirurgico. Ma al termine dell’operazione, i medici hanno ritenuto necessario tenerlo sotto osservazione (in coma farmacologico) per quattro giorni. Una situazione delicata che non sopprime l’ironia del cantautore bresciano: «È QUI LA FESTA (del papà)?» questo il titolo del post su Instagram dedicato al racconto della propria degenza in ospedale.
Il cinquantasettenne (ex componente della rock band I Timoria) mostra qualche scatto del suo ricovero ospedaliero e racconta la sua «avventura». «Sono stato sedato per l’intervento il 19/03 alle ore otto ed ero convinto che, al mio risveglio avrei ricevuto il conforto e i pensierini dei miei figli. Invece mi sono risvegliato 4 giorni dopo perché per un problema serio hanno deciso di tenermi in coma farmacologico per qualche giorno e mi sono risvegliato chiedendo della festa del papà ma era ben passata: allora ho chiesto lumi sui giorni che avevo perso tipo il risultato dell’Italia, dei funerali del Dandy della mia famiglia bolognese @skiantosofficial e già che c’ero del compleanno di Veronica Scalia e ovviamente di quando sarei tornato “su” in camerata».
Così, dopo i giorni cupi, ora lo spartito del cantautore bresciano suona delle note ottimistiche: «Ebbene oggi il grande giorno è arrivato e da qua in poi sarà solo riabilitazione per rimettermi presto e bene in forma».
Insomma, si prospetta un lento e progressivo ritorno alla normalità: «E sono in tempo per vedere il mio “povero” Brescia e la mia grande @ducaticorse. Dai telegiornali (non riesco ancora a leggere scusatemi) vedo che la situazione internazionale è sempre peggiore, l’uomo è cattivo e per fortuna @papa_francesco_real è uscito dall’ospedale. Prego. E no, non mi chiuderò in bagno lo giuro».

In sostanza, nel post scriptum è racchiusa l’anima rock e l’irriverenza (l’autentico marchio di fabbrica di Omar Pedrini). Infatti, il sollievo per lo scampato pericolo si traduce nel sorriso mite: «Ora potete chiamarmi.. Comar!».