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 2025  marzo 28 Venerdì calendario

Il mistero sull’abito da sposa di Melania Trump: davvero è su eBay?

La storia ha fatto il giro del mondo perché disseppellita mercoledì dalla principale firma di moda del New York Times, Vanessa Friedman; tra gli addetti ai lavori qualcuno se n’era accorto già prima, ma nessuno è riuscito a venire a capo del mistero: il vestito da sposa in vendita su eBay come «abito da sposa di Melania Trump» (ora l’annuncio è stato rimosso).
L’abito in sé è famosissimo: un celebre meringone disegnato da John Galliano per Dior Couture, del valore di 178 mila dollari sborsati dal futuro sposo, indossato da Melania Trump alle nozze il 22 gennaio 2005 a Mar-a-Lago. Un piccolo investimento: la fece finire in copertina su Vogue di febbraio, con lo strillo «Come sposare un miliardario». Prima e ultima copertina che Melania Trump abbia avuto su Vogue (che invece ha sempre prediletto le Obama, madre e figlie).
La descrizione dell’inserzionista, una donna di Massapequa nello Stato di New York, era corrispondente: abito realizzato in satin duchesse, silhouette aderente, gonna voluminosissima di 90 metri di stoffa e 1.500 cristalli Swarovski ricamati. La donna dice di aver acquistato il vestito direttamente da Melania Trump per il proprio matrimonio nel 2010, pagandolo 70.000 dollari. Ma a parte 21 foto che mettono in evidenza lo strascico e i dettagli ricamati, confrontandoli con la celebre copertina di Vogue, non ci sono prove di autenticità. Da Vogue e dal servizio dell’epoca emergono – ripescati oggi dai media di tutto il mondo – vari dettagli sul super-abito. Pesa 27 chili, è stato realizzato in 550 ore di lavoro e quasi altrettante, da una sfilata all’altra dell’haute couture, ne aveva impiegate Melania Trump per cercarlo.
L’inserzione, spuntata martedì, è stata «beccata» da una giornalista di moda freelance ex di Vogue, Liana Satenstein, che l’ha divulgata sulla sua newsletter Neverworns dopo averla saputa da un’amica che cercava un abito da sposa vintage.  
I dubbi sull’autenticità
La venditrice ha aggiunto di aver modificato leggermente l’abito: aggiungendo ancora più satin, ancora più ricami e pure qualche spallina. Vuol dire che non è più identico all’originale o che ne è da sempre stato soltanto una copia?
Poi c’è l’intervento dello stylist delle first lady Hervé Pierre (che di Melania ha curato anche gli abiti per le due inaugurazioni presidenziali): ha subito detto che è «impossibile», e che l’abito è stato da lui «personalmente custodito» a Palm Beach fino a due anni fa.
Ebay ha fatto sapere di non poter provvedere a verifiche di autenticità in un capo di questo tipo; Dior, come ogni grande maison di moda, non parla mai dei clienti dei suoi capi di haute couture; altri elementi, comunque, fanno pensare che l’abito ora ritirato da ebay fosse un falso. Non ci sono ad esempio le foto delle etichette e dei numeri di riferimento che Dior acclude a ogni capo per renderne tracciabile l’autenticità. La donna che ha trovato l’annuncio, cioè l’amica della giornalista che ha dato la notizia, dice di averne chiesto conto: è stata tolta durante le modifiche.
In più è strana, ha detto la vicepresidente per la moda di eBay al New York Times, la scelta di vendere un abito così prezioso su Internet e non, come è più comune, in una casa d’aste.
Ma la notizia, come spesso accade per le bufale, è quante persone siano state disposte a crederci: le migliaia di clic che gli articoli sull’argomento hanno attratto in questi giorni, le migliaia di commenti sui social e le migliaia di contatti arrivati alla donna che ha messo in vendita l’abito dicono molto di quante persone siano dispostissime a credere che Melania Trump, la più muta delle first lady, intendesse mandare un messaggio chiarissimo al marito nel ventennale delle loro nozze, mettendo in vendita un capo che molte donne conservano invece per sempre.