ilmessaggero.it, 25 marzo 2025
«Ai figli solo il cognome della madre», la proposta Franceschini. Come funziona negli altri Paesi
«Ai figli solo il cognome della madre». È la proposta che l’ex ministro e senatore Pd Dario Franceschini presenterà al Senato. In base a quanto si apprende, Franceschini l’ha anticipata stamani all’assemblea del gruppo, che discuteva delle proposte di legge sul doppio cognome.
La proposta
«Anziché creare infiniti problemi con la gestione dei doppi cognomi o con la scelta tra quello del padre e quello della madre – è il ragionamento di Franceschini – dopo secoli in cui i figli hanno preso il cognome del padre, stabiliamo che dalla nuova legge prenderanno il solo cognome della madre. È una cosa semplice ed anche un risarcimento per una ingiustizia secolare che ha avuto non solo un valore simbolico, ma è stata una delle fonti culturali e sociali delle disuguaglianze di genere».
Le norme sul doppio cognome
La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità della norma che prevede l’automatica attribuzione del cognome paterno al figlio. Pertanto è ora possibile attribuire ad un nuovo nato il cognome di entrambi i genitori, o il solo cognome paterno o materno.
Deve però esservi l’accordo di entrambi i genitori.
La regola dal 1° giugno 2022 è il doppio cognome.
Con sentenza n. 131/2022 della Corte costituzionale le modalità di attribuzione del cognome alla nascita sono state drasticamente modificate: la regola, nel rispetto dei principi di eguaglianza e nell’interesse dell’identità dei figli, diviene che questi assumano il cognome di entrambi i genitori, nell’ordine da loro concordato.
Vi è inoltre la possibilità che i genitori, sempre in accordo, decidano di attribuire ai propri figli il cognome di uno solo di loro due: il solo cognome paterno ma anche il solo cognome materno.
La condizione irrinunciabile è che i genitori assumano concordemente la decisione sul cognome da attribuire.
Quindi la scelta può essere tra:
• doppio cognome, nell’ordine da essi indicato, utilizzando tutti gli elementi onomastici di cui sono composti;
• solo cognome paterno;
• solo cognome materno.
Ai sensi della circolare del Ministero dell’interno n. 7 del 14/06/2017, l’accordo dovrà quindi essere ritenuto sottinteso e non dovrà essere manifestato o raccolto in documenti diversi e ulteriori rispetto all’atto di nascita.
Viene precisato che l’intervento della Corte riguarda l’attribuzione del cognome al nuovo nato in ogni caso, e che pertanto chi dichiara la nascita dovrà in ogni modo dichiarare quale sia il cognome da attribuire, in quanto viene escluso ogni automatismo.
Come funziona negli altri Paesi
Nella maggior parte dei paesi del mondo, la consuetudine vuole che i figli ereditino il cognome del padre. Tuttavia, non è una regola universale. In diverse nazioni e culture, il cognome materno ha un ruolo importante e a volte è persino il cognome principale o unico assegnato alla prole. Queste scelte riflettono valori culturali, storici e sociali differenti, nonché una crescente attenzione all’uguaglianza di genere.
Spagna
In Spagna, così come in molti paesi dell’America Latina (come Messico, Argentina, Cile), i bambini ricevono due cognomi: il primo è quello del padre, il secondo quello della madre. Ad esempio, se il padre si chiama Juan García López e la madre Ana Rodríguez Pérez, il figlio si chiamerà Pedro García Rodríguez.
Negli ultimi anni, la Spagna ha introdotto la possibilità di invertire l’ordine dei cognomi, permettendo ai genitori di scegliere quale venga per primo, e in assenza di accordo decide l’ufficiale dello stato civile secondo criteri alfabetici.
Portogallo e Brasile
In Portogallo e Brasile, è comune usare entrambi i cognomi, ma con maggiore flessibilità. Tradizionalmente, si scrive prima il cognome materno e poi quello paterno, ma anche qui i genitori possono scegliere l’ordine. In alcuni casi, è possibile scegliere solo il cognome della madre, se desiderato.
Islanda
L’Islanda adotta un sistema unico al mondo: non si usano cognomi familiari fissi, ma si costruisce un patronimico o matronimico. Il figlio di Jón, ad esempio, si chiamerà “Jónsson” (figlio di Jón), mentre la figlia sarà “Jónsdóttir” (figlia di Jón). Tuttavia, è sempre più comune trovare figli che portano un matronimico basato sul nome della madre, ad esempio “Katrínsdóttir” (figlia di Katrín), segnalando una crescente apertura e parità.
Filippine
Nelle Filippine, una nazione con influenze spagnole e americane, il cognome della madre diventa il secondo nome (middle name), mentre quello del padre è il cognome vero e proprio. Sebbene simbolico, questo sistema mantiene viva la memoria del lignaggio materno nei documenti ufficiali.
Paesi Bassi e Germania: Libertà di Scelta
In Germania e nei Paesi Bassi, i genitori possono scegliere liberamente se dare ai figli il cognome del padre o della madre, ma solo uno dei due. La scelta fatta per il primo figlio si applica automaticamente anche ai successivi. Questa norma promuove l’uguaglianza, pur mantenendo una certa linearità familiare.
Francia: Riforma Recente per l’Uguaglianza
Fino a pochi decenni fa, in Francia, il cognome paterno era automaticamente assegnato ai figli. Oggi, invece, i genitori possono scegliere di attribuire il cognome della madre, del padre, o entrambi, nell’ordine desiderato. In mancanza di scelta, i due cognomi vengono assegnati in ordine alfabetico.