ilmessaggero.it, 25 marzo 2025
Papa Francesco e la follia complottista sui social: «Quello sul balcone è un sosia». Dilagano le foto generate con l’IA
Foto di Papa Francesco sul letto d’ospedale con la maschera d’ossigeno sul volto e una mano appoggiata sul lenzuolo immacolato ma... con sei dita. Abbastanza per capire che si trattava di IA sebbene non tutti nel variegato mondo dei social abbiano immediatamente capito che l’immagine era taroccata. E così sotto quella foto sono iniziati a fioccare commenti, condivisioni e like, nell’ordine di decine di migliaia al giorno. Erano i tempi del primo ricovero dell’ottantenne Bergoglio al Gemelli. A questa fake news ne seguirono altre a raffica su Tik Tok, Facebook, X.
La follia dei complottisti
Per esempio che era stato intubato, che era stato sottoposto ad operazioni delicatissime e urgentissime, che era morto e il suo corpo era già stato trasportato in Vaticano nottetempo per non farlo vedere da nessuno.
La fantasia dei complottisti lavorava alacremente e produceva correnti inarginabili, sempre pronte a immaginare scenari foschi e trame medico-ecclesiali di rara crudeltà e cinismo. Ci sono poi stati anche improbabili influencer ad aver alimentato il flusso venefico. Per esempio tal Bombolino e L’Ottavo Re di Roma contraddistinto da una carnevalesca barba bicolor, entrambi provvisti da una schiera di follower impressionante, al passo di centinaia di migliaia persone. Loro (dis)informavano che il Papa non era più al Gemelli (erano i tempi della degenza).
«Quello sul balcone era un sosia»
In seguito altri hanno sostenuto che Bergoglio era stato sostituito da un sosia, uguale in tutto e per tutto al pontefice, dando concretezza alla più celebre frase del semiologo Umberto Eco «I social danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare».
La cosa che fa riflettere è che nell’ultimo mese, sono stati pubblicati oltre 2,5 milioni di post sulla salute del Papa. Peccato che quasi il 30% di questi contenuti era manipolatorio, falso, distorto ma capace ugualmente di creare opinione e muovere qualcosa come 10 milioni di interazioni tra commenti, condivisioni e reazioni.